Come funzionano i test per rilevare COVID-19

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-14

Al momento le Regioni non hanno test rapidi. Ma basta tirare fuori i soldi però e la soluzione si trova

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Repubblica oggi pubblica un’infografica che riepiloga come funzionano i test per rilevare COVID-19 mentre ci spiega che non sarà affatto facile trovare tamponi rapidi in porti e aeroporti.  Semplicemente perché, al momento, le Regioni non ne sono fornite e non hanno neanche il personale necessario. E allora ci si dovrà autodenunciare e aspettare 48 ore per un tampone tradizionale il cui esito dovrebbe arrivare nel giro di altre 24 ore (previsione ottimistica). Nel frattempo toccherebbe stare in isolamento, come dice chiaramente l’ordinanza del ministro della Salute Speranza entrata in vigore ieri nel tentativo di neutralizzare i tanti focolai accesi da italiani di ritorno dalle vacanze all’estero.

Ma l’Italia è il Paese in cui si scrive una cosa e se ne dice un’altra. E allora ancora una volta Regioni in ordine sparso. Emilia Romagna, Lombardia e Calabria non prevedono l’isolamento in attesa  del tampone. È lo stesso ministero della Salute, rispondendo a un quesito posto dall’assessore regionale emiliano Donini, a scrivere che «è consentito oltre che auspicabile che, ove le condizioni epidemiologiche delle regioni lo consentano, siano adottate misure meno restrittive». E dunque, chi da Spagna, Grecia, Croazia e Malta arriva nelle tre Regioni potrà circolare liberamente. «Il  ministero ci ha detto chiaramente che deve considerarsi come un’indagine epidemiologica», spiega l’assessore emiliano Donini. Dal governatore lombardo Fontana arriva una semplice raccomandazione ai viaggiatori interessati: «Nelle ore precedenti l’effettuazione del test e in attesa del suo esito mantenete il distanziamento e utilizzate la mascherina sia all’aperto sia in presenza dei vostri amici e conviventi». Le altre Regioni invece si adeguano e confermano l’isolamento.

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Come funzionano i test per COVID-19 (La Repubblica, 14 agosto 2020)

Ma basta tirare fuori i soldi però e la soluzione si trova. Pochi “fortunati” passeggeri sbarcati ieri mattina a Firenze hanno trovato subito fuori dallo scalo uno stand della Misericordia: in venti si sono messi in fila ma di tamponi rapidi ce n’erano solo cinque. A 82 euro con risultato in 24 ore. A Brindisi e Bari, importanti porti di arrivo da Grecia e Croazia, l’Autorità Portuale studia la possibilità di far eseguire i test, ma a pagamento. «Un servizio in più per l’utenza».

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