Attualità
Ciro Grillo e l’accusa di violenza di gruppo aggravata dall’uso di sostanze alcoliche
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-11-30
La ricostruzione dell’accusa agli atti: «La forzavano a bere della vodka, afferrandola per i capelli e tirandole indietro la testa e la costringevano e comunque la inducevano a compiere e subire ripetuti atti sessuali»
Ciro Grillo, il figlio ventenne di Beppe Grillo, e tre suoi amici sono formalmente indagati per violenza sessuale in concorso. La Stampa riporta la ricostruzione dell’accusa agli atti. La ragazza sarebbe stata costretta a bere e a subire atti sessuali:
La ricostruzione di quella notte, fatta dall’accusa, adesso è agli atti. «I quattro costringevano e comunque inducevano X, abusando delle sue condizioni di inferiorità fisica e psichica dovuta all’alcol, a subire e compiere atti sessuali…». «Entravano e uscivano dalla stanza ridendo tra loro e ostruendo il passaggio a Y, quando, divincolatasi, la ragazza tentava di allontanarsi, consentendo in tal modo a Corsiglia di raggiungerla nuovamente, di afferrarla e spingerla nel box doccia del bagno, dove la costringeva a subire un ulteriore rapporto». «La forzavano a bere della vodka, afferrandola per i capelli e tirandole indietro la testa e la costringevano e comunque la inducevano a compiere e subire ripetuti atti sessuali». La procura ha sequestrato alcuni video nei telefoni dei quattro amici. In uno di questi, Ciro Grillo compie un atto sessuale su una ragazza sfinita dall’alcol, inerte, addormentata. Non è stata una notte di sesso consenziente, come subito aveva cercato di sostenere la difesa, appena la notizia della denuncia era diventata pubblica. Le immagini sequestrate nei telefoni dei quattro amici, secondo la procura, dimostrerebbero il contrario: è stata una notte da incubo. La moglie di Beppe Grillo, Parvin Tadjk, madre di Ciro Grillo, era stata sentita come testimone. Perché la notte del 17 luglio 2019 dormiva nell’appartamento a fianco. Gli investigatori hanno fatto delle perizie acustiche per stabilire se fosse possibile sentire qualcosa di quanto stava accadendo. Ma l’ipotesi di reato adesso è violenza di gruppo aggravata dall’uso di sostanze alcoliche. L’alcol, cioè, sarebbe stato usato per stordire le vittime.