Attualità
Chi sono gli aggressori dell’autista ATAC in via Boccea
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-09-21
Durante il tragitto i giovani hanno messo in azione la leva di emergenza delle porte e quando il conducente è uscito dalla cabina lo hanno picchiato
Sono tutti italiani e giovanissimi, alcuni anche minorenni, i ragazzi identificati dai poliziotti del commissariato Aurelio ieri sera su Lungotevere dei Tebaldi, in zona Campo de’ Fiori, per l’aggressione a un autista di un bus ATAC su via Boccea, nella periferia della Capitale, all’interno dell’autobus 46. Le posizioni dei sette, che si trovavano insieme al 17enne accusato di aver picchiato l’autista del bus, sono al vaglio della polizia. Alcuni di loro sono scappati su un taxi. La polizia, grazie a un testimone, sarebbe arrivata al tassista che ha ricostruito il punto in cui li aveva accompagnati. Poco dopo è stato così rintracciato in centro il 17enne, denunciato con le accuse di lesioni e interruzione di pubblico servizio. Durante il tragitto i giovani hanno messo in azione la leva di emergenza delle porte e quando il conducente è uscito dalla cabina, forse dopo averli rimproverati, lo hanno picchiato colpendolo al volto con pugni. Soccorso, è stato trasportato in ospedale dove è stato giudicato guaribile in 30 giorni per la frattura del naso.
Gli otto giovani, che sono tutti italiani, sono fuggiti, quattro a bordo di un taxi e quattro a piedi. Sul posto, intorno a mezzanotte, sono arrivate le Volanti della polizia che, sentiti i testimoni presenti, si sono messe subito alla ricerca dei ragazzi nella zona di Trastevere e Campo de’ Fiori. E’ stato un intervento lampo che, nel giro di mezz’ora, ha portato i poliziotti a rintracciare i giovani mentre camminavano sul Lungotevere dei Tebaldi. Gli agenti hanno riconosciuto l’aggressore, il 17enne che ha poi ammesso il fatto, dalle descrizioni dei testimoni e lo hanno bloccato. Anche gli altri ragazzi che erano con lui sono stati identificati e ora le loro posizioni sono al vaglio della polizia del commissariato Aurelio che sta cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Dai primi elementi emersi sarebbe lo stesso 17enne responsabile dell’aggressione ad aver azionato la leva di emergenza.
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