Cayo Blanco: lo stabilimento chiuso per razzismo a Chioggia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-08

Il personale della sicurezza aveva impedito l’accesso ad un giovane ventenne italiano di origine etiope, perché “chi ha la pelle scura non entra”. Poi il pestaggio di un cliente da parte di un buttafuori

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Atti di razzismo e violenze anche sotto l’ombrellone, compiuti da chi doveva proteggere la tranquillità dei turisti. Per questo il Questore di Venezia ha disposto la sospensione per 15 giorni della licenza ad uno stabilimento balneare di Chioggia, il “Cayo Blanco“. Un provvedimento cautelare, in base dell’art. 100 del testo unico di pubblica sicurezza, conseguente ad una escalation di episodi violenti e razzisti dei quali è accusato il personale di sicurezza della struttura ai danni degli avventori.

Cayo Blanco: lo stabilimento chiuso per razzismo a Chioggia

L’ultimo di questi la sera del 3 agosto scorso: un uomo di 43 anni è stato dapprima spinto fuori dal locale e, dopo aver reagito, è stato colpito con calci e pugni da un buttafuori del Cayo Blanco. L’uomo ha riportato la frattura di perone e mascella, ed ha avuto una prognosi di 30 giorni. Nello stesso locale, qualche giorno prima, riferisce la Questura, c’era stato anche un episodio di discriminazione razziale: il personale della sicurezza aveva impedito l’accesso ad un giovane ventenne italiano di origine etiope, perché “chi ha la pelle scura non entra”, aveva denunciato poi il ragazzo ai Carabinieri.

cayo blanco

Accertamenti congiunti del Commissariato di Chioggia e della compagnia Carabinieri di Chioggia Sottomarina, hanno fatto emergere altre violenza verificatisi nel locale; tra queste un’aggressione ad un avventore che aveva subito la frattura delle ossa nasali, con prognosi di 20 giorni.

 

foto di copertina da Veneziaradiotv

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