Attualità

Il treno deragliato a Carnate senza macchinisti a bordo non era stato frenato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-20

L’incidente ferroviario accaduto ieri a Carnate, dove un treno è deragliato, non ha avuto gravi conseguenze. Ma gli esiti potevano essere totalmente diversi. Perché quel treno era completamente fuori controllo e ha viaggiato per 10 chilometri senza nessuno che lo guidasse. Come è potuto succedere? I due ferrovieri erano scesi per una pausa al bar. Ma il convoglio non era stato “stazionato”. Ovvero non era stato inserito il freno

article-post

L’incidente ferroviario accaduto ieri a Carnate, dove un treno è deragliato, non ha avuto gravi conseguenze: lunico  passeggero a bordo, il macchinista e il capotreno sono rimasti lievemente contusi. Ma gli esiti potevano essere totalmente diversi. Perché quel treno era completamente fuori controllo e ha viaggiato per 10 chilometri senza nessuno che lo guidasse. Come è potuto succedere? I due ferrovieri erano scesi per una pausa al bar. Ma il convoglio non era stato “stazionato”. Ovvero non era inserito il freno.

Il treno deragliato a Carnate senza macchinisti a bordo non era stato frenato

Il Corriere ricostruisce gli attimi precedenti all’incidente, quando macchinista e capotreno erano al bar:

«Due caffè» Macchinista e capotreno sono al banco del bar-vineria a pochi metri dalla stazione di Paderno D’Adda (Lecco). Sorseggiano dalle tazzine. Poi uno fa un’altra ordinazione: «Un panino alla pancetta, ma da portare via». Quindi i due ferrovieri escono a fumare sotto il pergolato. Alle 11.55 il capostazione irrompe sotto il pergolato urlando: «Il treno, ragazzi. Si muove il treno. Se ne va». Le telecamere di sicurezza del bar riprendono macchinista e capotreno che iniziano a correre verso la banchina.

carnate incidente treno senza macchinista non era stato frenato

Cosa sta succedendo? Un’impercettibile pendenza, invisibile ad occhio nudo, ha iniziato a far muovere il convoglio 10776 di Trenord. Il treno viaggerà per 10 chilometri senza guida. Fino allo schianto. Un report interno di Trenord visionato dal Fatto Quotidiano spiega perché è stato deciso di far deragliare il treno: “Il convoglio si muoveva autonomamente e senza autorizzazione in direzione Carnate privo di personale di bordo. Il materiale veniva instradato dal DM di Carnate verso il binario 5 tronco urtando il paraurti. Nell’occorso sviava vettura pilota e altre due vetture”. Ma perché il treno si è mosso? Come spiega il Corriere gli investigatori già nella serata di ieri hanno scoperto che il convoglio non era stato frenato:

Alla fine della giornata gli investigatori della Polizia ferroviaria eimagistrati della Procura di Monza (che hanno aperto un fascicolo per disastro ferroviario colposo) avranno già una chiara spiegazione di quel che è accaduto: il macchinista non ha «stazionato» il treno. Di fatto non ha azionato i freni per la sosta. E il convoglio, arrivato a Paderno D’Adda alle 11.39, dopo un quarto d’ora abbondante in cui è rimasto «in bilico», s’è rimesso in moto, rotolando giù, di nuovo in direzione Milano, del tutto fuori controllo.

Il treno è stato portato su un binario morto con una certezza, poi rivelatasi errata, che non ci fossero passeggeri a bordo. E dei rischi presi consapevolmente, ovvero ipotizzando che le carrozze invadessero anche la strada prospiciente al binario, così com’è poi avvenuto, racconta il Fatto:

L’unico dato certo fino a quel momento era che a bordo non vi fossero passeggeri. Una certezza sgretolatasi dopo pochi minuti: sul treno, infatti, c’era un passeggero extracomunitario che non avrebbe dovuto trovarsi lì, della cui presenza nessuno si era accorto. Un miracolato, visto che ha riportato solo alcune escoriazioni. Per sua fortuna era nell’ultima carrozza, l’unica rimasta sulle rotaie. “Ho chiesto a Trenord che venga fatta chiarezza”, ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, Claudia Maria Terzi. “La società ha istituito una commissione interna: una decisione che accolgo positivamente. Se si è trattato di un errore umano, ritengo siano necessari provvedimenti adeguati”.

Si tratta di un errore umano o di un guasto? Le scatole nere, sequestrate dalla Polfer, riveleranno cosa è successo.

Leggi anche: “Scusa Benito”: il gesto del cameriere di Rimini che serve le persone di colore

Potrebbe interessarti anche