Il racket dei cani rapiti a Cerveteri

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-26

54 cani, di cui 15 cuccioli, trovati detenuti in gabbie costruite con reti metalliche, in gravissime condizioni igieniche, molti malati e malnutriti. Erano stati portati via ai proprietari nei mesi scorsi

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Un 58enne, un 36enne e un 40enne avevano messo in piedi un racket di cani rapiti a Roma Nord: commissionavano furti di cani di razza, per lo più da caccia (dai setter ai pointer), e li rivendevano in tutta la provincia, per un giro di affari di diverse decine di migliaia di euro. Alcuni animali erano stati portati via anche dalla Capitale.

Il racket dei cani rapiti a Roma Nord

I tre provvedevano a togliere senza la dovuta assistenza di alcun veterinario i microchip identificativi e sottoponendo così i poveri cani a torture e sevizie, tanto che gli animali che non riuscivano a essere immessi nel mercato nero e venivano uccisi. Durante le perquisizioni eseguite in due terreni agricoli situati a Cerveteri e a Cineto Romano, i carabinieri di Cerveteri insieme a quelli di Vicovaro e delle stazioni forestali di Civitavecchia e Cineto Romano e del nucleo cinofili carabinieri di Roma, hanno trovato 54 cani, di cui 15 cuccioli, detenuti in gabbie costruite con reti metalliche, in gravissime condizioni igieniche, molti malati e malnutriti. Oltre agli animali, gli operanti hanno rinvenuto e sequestrato numerosi farmaci per uso veterinario, bisturi, siringhe monouso per impianto di microchip con i quali gli stessi venivano resi irrintracciabili nonché un collare in grado di emanare scariche elettriche tramite comando a distanza.

Purtroppo, sul luogo sono state rinvenute anche le carcasse dei cani morti, di volatili e di un cinghiale cacciati di frodo. In possesso di uno dei tre, un 58enne, i militari hanno trovato un fucile marca Franchi calibro 12, con matricola contraffatta e 100 cartucce dello stesso calibro. Per questo reato, l’uomo è stato anche arrestato e condotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria. I cani sono stati affidati al canile di Cineto Romano e in attesa di restituiti ai legittimi proprietari, saranno ospitati, nei giorni a seguire, da alcune associazioni di volontari.

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