I neonazisti e i volantini contro i negozi asiatici

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-29

Il 27 gennaio un gruppo di neonazisti del Nsab (NationalSozialistischen Arbeiter Bewegungovvero), ovvero il Movimento NazionalSocialista dei Lavoratori, ha incasellato in diversi stabili del comune di Brugherio volantini razzisti (per altro già precedentemente sequestrati dall’autorità giudiziaria) contro i commercianti asiatici.

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Lo scorso 27 gennaio, nel giorno consacrato alla Memoria della Shoah, un gruppo di neonazisti del Nsab (NationalSozialistischen Arbeiter Bewegungovvero), ovvero il Movimento NazionalSocialista dei Lavoratori, ha messo nelle caselle della posta di alcuni stabili del comune di Brugherio, nel Milanese, dei volantini razzisti contro i commercianti asiatici. Lo denuncia l’Osservatorio democratico sulle nuove destre. “Nel denunciare questo atto vergognoso, che speriamo – scrive l’Osservatorio su Facebook – venga perseguito anche penalmente, e che vede protagonista un’organizzazione che già in passato si era distinta per episodi analoghi in Lombardia, in particolare nella provincia di Milano, pubblichiamo il volantino, la foto di uno degli incasellatori, ai fini di una sua possibile identificazione, e una scheda informativa sul Nsab”.

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Nel corso degli anni Il Nsab è stato più volte oggetto di attenzioni da parte della magistratura per istigazione all’odio razziale:

– nel maggio 2014, tra Milano, Pavia e Sondrio, quattro suoi aderenti furono denunciati per razzismo come responsabili di attività di propaganda politica a sfondo razzista o antisemita (Legge 654/75). Nelle abitazioni di due degli indagati furono anche trovate quattro pistole giocattolo prive del tappo rosso e dei coltelli;

– nel settembre 2014 il Nsab distribuì un volantino a Milano in concomitanza con il festival internazionale di cultura ebraica, ‘Jewish and the city’, dal titolo “Il sangue contro l’oro”, sostenendo “il mai avvenuto olocausto nei suoi confronti”, ma anche il fatto che “la cultura ebraica, a differenza di quella europea, è fondata sull’odio, un odio ingiustificato visto che da sempre (e lo sono tutt’ora) gli Ebrei sono invasori”. “Noi nazionalsocialisti” – concluse il volantino antisemita – “condanniamo fermamente chi ha permesso che una manifestazione aliena alla cultura e alla stirpe europea si svolga a Milano, in Italia, in Europa. Ma soprattutto condanniamo chi, nel corso dei millenni, consciamente o inconsciamente, ha permesso che questo popolo nomade invadesse mezzo mondo e facesse della nostra Europa una colonia da sfruttare economicamente rendendola meticcia e quindi innocua”;

– nell’ottobre del 2017 affissero sui pali della luce in via Bolla, a Milano, nel corso di una manifestazione di protesta contro il degrado del quartiere, un adesivo con l’effige di un soldato delle SS;

– nel dicembre 2017, con l’accusa di aver violato la legge Mancino per propaganda neonazista, il pm di Milano Piero Basilone chiese il processo per sette di loro.
Due i fatti incriminati. Il primo risalente al 30 marzo 2013, quando a Magenta, dopo aver allestito un gazebo, quelli del Nsab distribuirono 500 volantini raffiguranti un uomo “di etnia africana” che rapiva una donna bianca, il tutto accompagnato dalla scritta “Uomo bianco, proteggi la tua famiglia! Tua moglie e tua figlia potrebbero essere le prossime”. Il secondo, il 20 aprile successivo, a Corbetta dove avvenne la distribuzione di altri volantini con la scritta “droga, stupri, rapine, prostituzione, criminalità e disoccupazione”, a corredo dei volti disegnati di tre uomini, un latino-americano, un asiatico e un africano, con frasi inneggianti alla “superiorità della civiltà occidentale e sull’odio razziale”.

– nel marzo 2018 furono condannati con rito abbreviato a tre mesi di carcere tre dei sette imputati, altri due furono rinviati a processo, mentre per altri due fu accolta la richiesta di ammissione allo svolgimento per sette mesi di lavori di pubblica utilità.

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