Attualità
Bollettino Lazio Coronavirus: i dati della Regione per oggi 16 ottobre
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-10-16
Dopo i 594 casi e 7 decessi di ieri l’aggiornamento sui contagi di Coronavirus nel Lazio con i dati del bollettino della Regione di oggi: 7095 casi e 5 decessi
Dopo i 594 casi e 7 decessi di ieri l’aggiornamento sui contagi di Coronavirus nel Lazio con i dati del bollettino della Regione di oggi: 7095 casi e 5 decessi
Bollettino Lazio Coronavirus: i dati della Regione per oggi 16 ottobre
“Su quasi 20mila tamponi oggi nel Lazio si registrano 795 casi positivi, 5 i decessi e 78 i guariti”. E’ quanto afferma l’assessore regionale alla Sanita’, Alessio D’Amato, aggiungendo che “siamo ad un livello arancione, temo il peggioramento della situazione. Salgono i casi testati e salgono i positivi. Su Roma partono altri quattro drive-in: Arco di Travertino (gia’ attivo), Tor di Quinto (domani) e presto Ponte Mammolo e Cecchignola”. Per quanto riguarda i dati, nella Asl Roma 1 sono 137 i casi e si tratta di centoventidue i casi isolati a domicilio e quindici da ricovero. Si registrano tre decessi di 73, 74 e 82 anni con patologie. Nella Asl Roma 2 sono 154 i casi e si tratta di quaranta casi con link familiare o contatto di un caso gia’ noto e dieci i casi individuati su segnalazione del medico di medicina generale. Nella Asl Roma 3 sono 51 i casi e si tratta di trentuno casi con link familiare o contatto di un caso gia’ noto. Nella Asl Roma 4 sono 52 i casi e si tratta di ventinove casi con link familiare o contatto di un caso gia’ noto. Nella Asl Roma 5 sono 52 i casi e si tratta di tredici casi con link familiari o contatto di un caso gia’ noto. Un caso individuato in fase di pre-ospedalizzazione e diciannove i casi con link al Nomentana Hospital dove e’ in corso l’indagine epidemiologica. Nella Asl Roma 6 sono 70 i casi e si tratta di venti casi con link familiare o contatto di un caso gia’ noto. Si registrano due decessi di 67 e 82 anni con patologie. Nelle province si registrano 279 casi e zero decessi. Nella Asl di Latina sono quarantanove i nuovi casi e di questi trentanove sono con link familiare o contatto di un caso gia’ noto e un caso con link ad una palestra dove e’ in corso l’indagine epidemiologica. Nella Asl di Frosinone si registrano cento nuovi casi e il dato tiene conto di circa sessanta recuperi di notifiche arretrate. Nella Asl di Viterbo si registrano ottanta nuovi i casi e si tratta di quarantasei casi con link familiare o contatto di un caso noto e tre i casi individuati in fase di pre-ospedalizzazione. Nella Asl di Rieti si registrano cinquanta nuovi casi e si tratta di casi con link familiare o contatto di un caso gia’ noto”
“Nella Regione Lazio le direttive sui sintomi di sospetta infezione da Coronavirus hanno bisogno di una revisione: prendiamo atto di quanto espresso dall’assessore alla Sanita’, Alessio D’Amato, nella riunione del 5 ottobre scorso, in cui si e’ reso disponibile a rivedere le linee di indirizzo sulla sintomatologia e ci aspettiamo una convocazione a stretto giro ad un tavolo regionale con l’obiettivo di concretizzare le modifiche da apportare, onde evitare di penalizzare noi pediatri, i nostri assistiti, le famiglie ed i servizi territoriali delle Asl”. Cosi’, in una nota, la Confederazione italiana dei Pediatri (CIPe) del Lazio. “Qualora non venissero modificate queste direttive, poiche’ la riammissione a scuola e’ subordinata in tutti i casi alla certificazione medica che attesti che i soggetti sono esenti da malattie contagiose e diffusive (sia quando vengono allontanati dalla scuola per la comparsa di un qualsiasi sintomo compreso il raffreddore, sia quando non sono andati a scuola per lo stesso motivo per decisione presa dai genitori) ai pediatri di famiglia- avvertono- non rimarrebbe altra possibilita’ che richiedere di effettuare i tamponi, rischiando di peggiorare la gia’ oberata situazione dei pochi e insufficienti drive-in, per essere ligi alle direttive e per tutelarsi sul piano medico legale”. “Suggeriamo alla Regione Lazio di allinearci alle linee guida dei Paesi europei e del CDC statunitense per trovare una soluzione valida al problema- continuano¡ i pediatri del Lazio– Ribadiamo la nostra volonta’ di essere propositivi per quanto riguarda il problema dell’intasamento dei drive-in, ma altrettanto fermamente ribadiamo che la Regione deve tutelare coloro che volontariamente aderiranno all’invito di fare tamponi e, soprattutto, sottolineiamo l’importanza di trovare siti alternativi agli studi medici perche’ questi, nella maggioranza dei casi, non sono strutturati per espletare un simile servizio. Respingiamo talune accuse, a mezzo stampa, verso la nostra categoria tacciata di ricorrere troppo spesso alla prescrizione del tampone: e’ il punto di equilibrio, unico e insostituibile, che le attuali linee guida regionali ci consentono per tutelare la salute pubblica e dei nostri pazienti. E- concludono i medici- rimaniamo a disposizione per essere presenti e costruttivi ad un tavolo di lavoro che possa risolvere queste problematiche”
“A partire da oggi l’Istituto Nazionale di Malattie Infettive, Lazzaro Spallanzani accetta solo pazienti COVID. Questa disposizione, concordata con la direzione sanitaria e con tutta la rete ospedaliera del Servizio sanitario regionale, è necessaria per garantire la disponibilità dei posti letto per l’emergenza SARS CoV-2”. Nell’istituto in questo momento sono ricoverati 203 pazienti positivi al tampone per la ricerca di Sars-CoV-2. Di questi, 25 necessitano di terapia intensiva, quelli dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono, a questa mattina, 870.