Attualità
Bibbiano, la funzionaria del comune di Reggio Emilia indagata per depistaggio
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-10-13
La dirigente del settore Politiche Familiari aveva suggerito, secondo l’accusa, a Francesco Mattioli, dirigente dell’AUSL, di affidare un appalto alla Hansel e Gretel e secondo alcuni testimoni era presente all’apertura delle buste, circostanza che lei aveva negato nell’interrogatorio
Una funzionaria del Comune di Reggio Emilia è indagata per depistaggio nell’ambito dell’ inchiesta ‘Angeli e Demoni‘ sugli affidi. Lo scrive l’agenzia di stampa ANSA che cita il Tg RAI regionale dell’Emilia Romagna: si tratta di Daniela Scrittore, del settore Politiche familiari. Il suo nome non compare nell’ordinanza che a fine giugno ha portato alle misure cautelari e ha scoperto i presunti illeciti nella Val d’Enza. Ma sarebbe uno sviluppo dell’indagine di Procura e carabinieri.
Bibbiano, la funzionaria del comune di Reggio Emilia indagata per depistaggio
Funzionarie dell’Asl avrebbero raccontato che Scrittore era presente all’apertura delle buste di un appalto che avrebbe suggerito di assegnare alla onlus Hansel e Gretel di Claudio Foti. Interrogata come testimone, avrebbe negato la circostanza. Risultano poi una cinquantina di contatti con Federica Anghinolfi, ex responsabile dei Servizi sociali dell’Unione. In un’intercettazione, pubblicata dal TgR Emilia-Romagna, emerge l’intenzione di incontrarsi per scambiarsi documenti, senza lasciare tracce: “Te lo do brevi man perché non vorrei mai che intercettassero delle cose anche nei giri di mail privati“, si sente.
La dirigente del settore Politiche Familiari aveva suggerito, secondo l’accusa, a Francesco Mattioli, dirigente dell’AUSL, di affidare un appalto alla Hansel e Gretel e secondo alcuni testimoni era presente all’apertura delle buste, circostanza che lei aveva negato nell’interrogatorio. Tra le telefonate intercettate ce n’è una in cui le due si sentono mentre si accordano per incontrarsi. Intanto si accumulano gli esposti sugli affidi anche se il tribunale dei minori non ha riscontrato anomalie in un centinaio di casi.
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