L’autopsia di Mario Rega Cerciello

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-01

Il carabiniere sarebbe stato colpito su entrambi i fianchi. I magistrati acquisiscono i tabulati dei cellulari dei protagonisti della vicenda

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Profonde ferite su entrambi i fianchi: segni di coltellate arrivate in profondità al punto che uno dei fendenti ha raggiunto lo stomaco. E’ quanto emerge dalla relazione preliminare dell’autopsia svolta sul corpo del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. L’uomo, secondo quanto accertato, è stato colpito con 11 coltellate da Finnegan Lee Elder che ha utilizzato un coltello di tipo militare di 18 cm.

L’autopsia di Mario Rega Cerciello

Intanto proseguono le analisi degli inquirenti sulle immagini delle telecamere a circuito chiuso presenti a Trastevere a Prati per ricostruire le fasi che hanno portato all’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Vengono passati al setaccio gli impianti presenti in entrambe le zone per ricostruire anche quanto accaduto nella zona di via Cardinale Merry Del Val, a Trastevere, dove i due giovani americani arrestati hanno avuto il primo contatto con il pusher. Nessuna telecamera avrebbe invece ripreso la colluttazione e poi le coltellate sferrate dall’americano. Quelle di una banca nelle vicinanze erano infatti fuori uso.

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Mario Rega Cerciello con Andrea Varriale (La Repubblica, 31 luglio 2019)

E i magistrati della procura di Roma che indagano sull’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, vogliono acquisire i tabulati telefonici di tutti i protagonisti della vicenda per ricostruire che cosa è successo nella notte del 26 luglio scorso. Di interesse investigativo sono, in particolare, le conversazioni telefoniche del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega e del collega Andrea Varriale, dei due americani (in carcere da qualche giorno per omicidio) e quelle di Sergio Brugiatelli, l’uomo al quale i due californiani hanno rubato lo zaino in piazza Mastai e che ha avvertito il 112. Chi indaga vuole ricostruire senza ombre l’intera vicenda dal primo contatto a Trastevere fino alla colluttazione in zona Prati conclusasi in modo tragico.  A partire dalla mezzanotte del 26 luglio scorso i carabinieri Mario Cerciello Rega e Andrea Varriale, benchè in borghese, erano in servizio regolare. La conferma viene dall’analisi del sistema centralizzato dell’Arma che dà atto della presenza di entrambi nella zona di Trastevere. A riscontro di ciò, in ogni caso, i magistrati della procura di Roma hanno acquisito il registro delle presenze e dei turni riferibili alla stazione di piazza Farnese alla quale appartenevano i due militari

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