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Assunta Santarsiero: la madre di Arisa e l’accusa di essere una falsa invalida
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-09-25
L’accusa di falsa invalidità per Assunta Santarsiero: l’INPS le ha riconosciuto un arretrato di 8710 euro e un assegno mensile. Il danno sarebbe di 24.156 euro
Assunta Santarsiero, madre di Arisa (ovvero Rosalba Pippa) è accusata di essere una falsa invalida. Secondo la procura di Potenza la donna dovrà rispondere di truffa in concorso perché risultava invalida al 100% e percepiva una pensione da 805 euro mensili tra indennità e assegno di accompagno.
Assunta Santarsiero: la madre di Arisa e l’accusa di essere una falsa invalida
La madre di Arisa è una delle quaranta persone coinvolte nell’inchiesta “Il canto delle sirene”: secondo le indagini della squadra mobile di Potenza la signora Santarsiero avrebbe tratto in inganno il perito del tribunale presentandosi in carrozzina accompagnata dal marito e fingendo di essere affetta da gravi patologie. Ma in realtà era in grado di muoversi da sola, tanto da svolgere lavori nei campi senza accompagnatore come evidenziato da filmati e intercettazioni. La donna, assistita dall’avvocato Anna Santarsiero, si era rivolta in due occasioni ai giudici per avere l’invalidità e nel 2015 l’aveva spuntata: l’INPS le ha riconosciuto un arretrato di 8710 euro e un assegno mensile. Il danno nei confronti dell’Inps sarebbe quindi di 24.156 euro. Spiega oggi il Corriere della Sera:
I poliziotti indagando per stabilire le cause di un incendio, hanno ascoltato alcune telefonate tra cui quelle tra medici e avvocati: un’organizzazione che attraverso false certificazioni mediche agevolava il riconoscimento di pensioni d’invalidità relative all’indennità di accompagnamento, a favore di persone che non avevano i requisiti per ottenerle. (…) Nel corso di una intercettazione i poliziotti hanno registrato una telefonata tra l’avvocato Anna Santarsiero e tale Annina Di Giacomo, anche lei indagata.
La Di Giacomo risentita per un ritardo nella spartizione di alcune somme di denaro che la mamma della cantante non le voleva attribuire era furente. «Voglio vedere se la figlia va a cantare e non la pagano (…)Eh! no, no. Pensano che la gente lavora gratis per loro». Poi sempre la Di Giacomo fa i conti di quanto ottenuto in cambio del suo interessamento. Il 20% degli arretrati percepiti, ovvero 1.600 euro. «Eh, insomma, diciamo, 1.600 euro non siamo andati male».
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