L’aria condizionata vietata nella fase 2

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-24

Gli scienziati chiederanno al governo di spegnere nei luoghi pubblici l’aria condizionata, vettore di trasmissione del virus, più che altro per via della ventilazione, che sposterebbe pericolosamente le famigerate goccioline con virus annesso da un tavolo o da una scrivania all’altra

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La Stampa spiega oggi in un articolo a firma di Paolo Russo le regole per la fase 2 dell’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19, spiegando che ci sarà il divieto di usare l’aria condizionata perché questa, come per la SARS, favorisce la circolazione del virus:

Fermo restando che i ristoranti riapriranno per ultimi il 18 maggio. E sfruttando al massimo i tavoli all’aperto, perché all’interno, così come negli uffici, si rischierà la sauna. Studi recenti avrebbero infatti convinto gli scienziati del Cts a chiedere al governo di spegnere nei luoghi pubblici l’aria condizionata, vettore di trasmissione del virus, più che altro per via della ventilazione, che sposterebbe pericolosamente le famigerate goccioline con virus annesso da un tavolo o da una scrivania all’altra. Si stanno studiando deroghe a sistemi di aerazione meno “ventilati” e con ricambio esterno dell’aria. Altrimenti mano ai fazzoletti perché, per gli stessi motivi, non si potranno usare nemmeno i ventilatori.

fase 2 calendario ripartenza 27 aprile 18 maggio
Fase 2: il calendario della ripartenza dal 27 aprile al 18 maggio (Corriere della Sera, 24 maggio 2020)

Ma anche per la ripresa del lavoro in fabbrica ci sono dei nodi da sciogliere, pur se dei passi in avanti si sono fatti dopo la lunga trattativa tra governo e parti sociali. I sindacati chiedono che i test sierologici sui lavoratori siano bollinati dalle Asl, anche se fatti da laboratori privati convenzionati. E su questo saranno probabilmente accontentati, così come è stata accolta la richiesta di costituire dei comitati territoriali per il controllo delle regole di sicurezza, costituiti da prefetture e parti sociali. Niente sanzioni invece per le aziende che sgarrano rispetto al protocollo di sicurezza messo a punto dall’Inail. Il 4 maggio riaprono i parchi, dove si potrà fare sport, ma mantenendo le distanze di sicurezza. Sui campi estivi per i bambini è scontro tra Locatelli, contrario alla riapertura e la ministra della famiglia, Elena Bonetti. Anche questo nodo si scioglierà sabato, quando si saprà se quest’estate le mamme che tornano a lavoro dovranno fare o meno i salti mortali.

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