Il focolaio di Anguillara e il test per 200 persone

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-20

Due ragazzi rientrati nella Capitale che hanno partecipato alle serate organizzate tra il 14 e il 15 agosto nel locale “Malaspina”, l’ex discoteca Hollywood, portano al tracciamento di duecento persone

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Un focolaio ad Anguillara generato da due ragazzi rientrati nella Capitale che hanno partecipato alle serate organizzate tra il 14 e il 15 agosto nel locale “Malaspina”, l’ex discoteca Hollywood porta al tracciamento di duecento persone. Spiega oggi il Messaggero che la Asl Roma 4 sta richiamando ai drive-in gli avventori ed è in corso l’indagine epidemiologica.

I centralini della Asl sono stati presi d’assalto, le linee sono andate in tilt. Centinaia di mamme e papà hanno chiesto lumi ai medici di base e ai sindaci. Ieri le code al drive-in dell’ospedale Padre Pio erano interminabili. La Asl Rm4 ha dovuto diramare una nota in mattinata invitando all’autoisolamento chiunque abbia partecipato alle due serate al Malaspina di Anguillara. Potrebbero essere fino a duemila le persone coinvolte, tra partecipanti e contatti. La nota si è resa necessaria a causa del sovraffollamento di giovani ai drive in del circondario, i prossimi dovranno prendere appuntamento. Testimoni parlano di migliaia di ragazzi presenti alle serate. «Solo venerdì saremo stati un migliaio», racconta un giovane che preferisce rimanere anonimo. Il locale da parte sua con una nota ha precisato che «l’accesso all’utenza è avvenuto sempre previa misurazione della febbre, nel locale tutto all’aperto, sono stati distribuiti i dpi ed è stato mantenuto il distanziamento dei tavoli come loungebar».

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I numeri del Coronavirus nel Lazio (Il Messaggero, 20 agosto 2020)

Gli organizzatori parlano di numeri minori, «forse 500 persone a sera», sottolineando che «stiamo collaborando con la Asl per rintracciare tutti» e che «abbiamo già sanificato». I due ragazzi prima di fare il tampone, hanno girato normalmente per Anguillara e dintorni, tra Cesano e Osteria Nuova. Il titolare del Lydo di Santa Severa ieri saputo che uno dei due era stato in spiaggia il 17 agosto, ha deciso di chiudere la struttura «in maniera del tutto precauzionale» per effettuare la sanificazione in attesa di indicazioni. Tra i ragazzi della movida di Porto Rotondo tornati a Roma ce ne sono anche tre che nel frattempo si erano spostati al Circeo. Ora sono allo Spallanzani.

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