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Andrea Cassani: il sindaco leghista di Gallarate indagato per turbativa d’asta
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-11-12
Sono due le turbative d’asta contestate al sindaco. La prima riguarda la nomina della commissione di gara che avrebbe dovuto redigere il Pgt (Piano di governo del territorio) di Gallarate
Andrea Cassani, sindaco leghista di Gallarate, è indagato per turbativa d’asta. Ieri Matteo Salvini gli ha espresso solidarietà: «Tutto il mio appoggio al bravo sindaco Cassani, esempio di buona e corretta amministrazione». Racconta Repubblica Milano:
Sono convinti del contrario i pm Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri che ieri hanno mandato in Comune a Gallarate la guardia di Finanza per un’acquisizione di documenti. Sono due le turbative d’asta contestate al sindaco. La prima riguarda la nomina della commissione di gara che avrebbe dovuto redigere il Pgt (Piano di governo del territorio) di Gallarate. Per la procura le nomine sono state pilotate per avere all’interno della commissione professionisti che assecondassero le richieste di Cassani e di Nino Caianiello, il “burattinaio” di incarichi e appalti al centro dell’inchiesta.
Del Pgt su cui ci sarebbero state le «scorribande» per favorire imprenditori amici, parla proprio lui in un interrogatorio dello scorso settembre davanti al pm Furno: «Mi riferirono che il sindaco Cassani, a proposito dell’aggiudicazione, disse che Forza Italia era stata accontentata e che per tale ragione vantava un credito politico nei confronti del nostro partito». Una ricostruzione coerente con quella di Stefano Besani, storico legale di Caianiello e altro indagato nell’inchiesta, beneficiario di numerose consulenze.
«Sicuramente l’obiettivo era che ci fosse in commissione una persona influenzabile da Caianiello per far vincere la gara. Petrone (Alessandro, ex assessore all’Urbanistica di Gallarate, ndr) mi disse che stava spingendo per far vincere Giuliani (Massimo, architetto, già indagato nell’inchiesta, ndr), e anche il sindaco Cassani ne era consapevole».
La seconda contestazione è relativa al bando di nomina di due avvocati incaricati di esprimere un parere legale, che doveva essere contrario, su un’azione di responsabilità che l’ex giunta di centrosinistra aveva intentato contro gli ex amministratori della municipalizzata Amsc, amministrata tra gli altri proprio da Caianiello.
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