La figlia di due padri registrata all’anagrafe di Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-04-28

Anche il Campidoglio ha registrato all’anagrafe la figlia di due persone dello stesso sesso, in questo caso due uomini. Lo rende noto il legale della coppia, Alexander Schuster

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Dopo Torino, Roma. Anche il Campidoglio ha registrato all’anagrafe la figlia di due persone dello stesso sesso, in questo caso due uomini. Lo rende noto il legale della coppia, Alexander Schuster, secondo cui si tratta di “un’importante svolta nel comune più grande d’Italia. La Corte di Appello di Roma è la prima ad allinearsi a quella di Trento con una sentenza finora tenuta riservata e a confermare il pieno riconoscimento in Italia di due padri già tali per il Canada. Ma i tecnici del Comune, oramai, concordano che la risposta corretta è tutelare il neonato riconoscendo subito due papà tali grazie alla gestazione per altri. La prima trascrizione completa e “spontanea” di una bimba nata a novembre si è perfezionata in questi giorni”.

La figlia di due padri registrata all’anagrafe di Roma

La pronuncia della Corte di appello di Roma del 15 febbraio 2018, fino ad oggi tenuta riservata, dichiarava infatti che “non e’ contrario all’ordine pubblico il riconoscimento delle sentenze canadesi che riconoscono ai tre figli della coppia il secondo padre, ordinando a Roma Capitale, che non aveva proceduto alla trascrizione, di dare seguito alla richiesta dei padri”. Gli uffici comunali, spiega il legale, “hanno eseguito prontamente l’ordine giudiziario e oggi i tre bambini hanno documenti che menzionano a pieno titolo entrambi i genitori. Sara’ il secondo caso analogo a Trento di cui si dovrà occupare la Cassazione”.

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In questi giorni lo studio legale Schuster ha portato a termine la pratica di trascrizione integrale dell’ atto di nascita canadese di una bambina che indicava due padri sin dalla nascita. “Dopo alcuni mesi di confronto con gli uffici comunali e grazie alla sensibilita’ di tecnici dello stato civile che hanno ponderato tutti gli argomenti pro e contro, senza intervento di alcun giudice l’esito e’ stato la piena trascrizione ed efficacia in Italia dell’atto di nascita canadese, realizzata il 6 aprile e conclusasi nei giorni scorsi con gli ultimi adempimenti anagrafici”.

L’avvocato Alexander Schuster

I padri sono tutti soci di Famiglie Arcobaleno, e commentano: “Siamo molto felici della trascrizione del certificato di nascita di nostra figlia. Ci auguriamo che anche altri comuni seguano questa via e che presto tutti i bambini con due papa’ o due mamme vedano riconosciuta la loro famiglia non solo dal punto di vista affettivo, ma anche giuridico”. Per l’avvocato Schuster la svolta di Roma è “un momento importante per l’autorevolezza del comune e il numero di famiglie arcobaleno che vivono nella Capitale. Da sempre gli uffici romani hanno tutelato i figli arcobaleno e non a caso fu la prima città in Italia a riconoscere a febbraio 2015, senza alcun ordine giudiziario e giudicandolo tecnicamente atto dovuto, un atto di nascita argentino con entrambe le madri”.

Leggi sull’argomento: Il Comune di Torino registra il figlio nato da due madri

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