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Alex Zanardi, l’incidente provocato da un errore?

neXtQuotidiano 16/09/2020

Repubblica oggi anticipa quello che sarebbe il contenuto della perizia tecnica richiesta dalla procura di Siena per le indagini sull’incidente in cui è rimasto ferito gravemente Alex Zanardi: la “handbike non era guasta”, viene spiegato

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Repubblica oggi anticipa quello che sarebbe il contenuto della perizia tecnica richiesta dalla procura di Siena per le indagini sull’incidente in cui è rimasto ferito gravemente Alex Zanardi. Il casco del campione paralimpico sarebbe stato allacciato e si sarebbe rotto in due parti al momento dell’impatto. Non ci sarebbero state violazioni di velocità e la “handbike non era guasta”. Il procuratore  Salvatore Vitello e la pm Serena Menicucci, interpellati da Repubblica non confermano:

Nessun guasto tecnico: la handbike di Alex Zanardi era regolarmente funzionante prima dell’impatto con il camion che trasportava cereali e che stava risalendo la strada statale 146 in direzione di Pienza, nella Val d’Orcia senese, lo scorso 19 giugno. I freni erano in ordine e non c’è stata nessuna foratura alle gomme della bici condotta dal campione paralimpico che viaggiava in direzione opposta, verso San Quirico assieme ad altri atleti che partecipavano alla staffetta benefica “Obiettivo tricolore”. E nel tratto in cui è avvenuto l’incidente, il chilometro 39, il manto stradale non presentava problemi tali da poter essere determinante nella dinamica dell’impatto. Sarebbero questi alcuni passaggi contenuti nella consulenza tecnica disposta dalla procura di Siena nell’inchiesta sull’incidente in cui Alex Zanardi, 53 anni, è rimasto gravemente ferito.

alex zanardi corsa non autorizzata

La handbike di Zanardi e la dinamica dell’incidente (Corriere della Sera, 21 giugno 2020)

Zanardi ora è ricoverato in terapia subintensiva al San Raffaele:  «Il paziente ha risposto con miglioramenti clinici significativi», si leggeva nel bollettino dell’ospedale, dove l’ex campione di Formula Uno è ricoverato dallo scorso 24 luglio. E «per questa ragione – continua la nota – attualmente è assistito e trattato  con cure semi intensive presso l’Unità Operativa di Neurorianimazione, diretta dal professor Luigi Beretta». Cosa vuol dire di preciso? Dalla struttura milanese trapelano notizie di un paziente che respira in autonomia, non è più colpito dalle infezioni che si ripetevano nel primo periodo del ricovero e che soprattutto non sarebbe in pericolo di vita. Di Zanardi, che non ha mai ripreso conoscenza, non è però ancora stato possibile verificare le condizioni neurologiche

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