Abruzzo, i soldi per la comunicazione dell’emergenza al consulente del governatore

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-31

La giunta di centrodestra guidata da Marco Marsilio (Fratelli d’Italia) in Abruzzo ha finanziato una campagna di comunicazione sulle norme anticontagio affidandola a un imprenditore che è anche stato suo responsabile della comunicazione elettorale

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Il Fatto Quotidiano racconta oggi che la giunta di centrodestra guidata da Marco Marsilio (Fratelli d’Italia) in Abruzzo ha finanziato una campagna di comunicazione sulle norme anticontagio affidandola a un imprenditore che è anche stato suo responsabile della comunicazione elettorale:

A metà marzo ha deciso di finanziare una campagna di comunicazione sulle norme anti-contagio. Peccato che la Asl di Teramo, gestita dalla Regione, abbia affidato la campagna alla Mirus, la società dell’imprenditore Michele Russo,già papabile candidato governatore di Fratelli d’Italia e responsabile della comunicazione elettorale di Marsilio.Costo della campagna: 39.500 euro, 500 euro in meno della soglia di 40mila euro che consente alla Regione di evitare la gara d’appalto. L’equivalente di 100.000 mascherine e dieci ventilatori.

Russo dopo la vittoria elettorale aveva anche vinto un bando da 198 mila euro per la comunicazione di Tua, la società del Trasporto Abruzzese. L’iniziativa non è piaciuta nemmeno alla Lega che ha preso le distanze da Marsilio: “In un momento delicato e tragico,chiedo in nome della Lega di rescindere il contratto e di impegnare i fondi per l’acquisto di beni e strumenti necessari al mondo della sanità”, ha detto il coordinatore regionale del Carroccio, Luigi D’Eramo.

donatella tesei matteo salvini

E a proposito di Lega, ecco invece cosa ha fatto Donatella Tesei in Umbria:

Eppure, mentre Tesei attaccava il governo, la giunta regionale nominava cinque consulenti esterni da affiancare all’assessore alla Sanità, il veneto Luca Coletto, imposto da Matteo Salvini dopo la vittoria elettorale. Tra loro ci sono l’avvocato Michele Romano, chiamato già nel 2011 da Luca Zaia a “sistemare i conti della Sanità veneta”(così si legge nel curriculum), e i quattro medici veneti in pensione Pietro Paolo Faronato, Claudio Saccavini, Giovanni Cipollotti e Michele Michelutti.

Dalla Regione fanno sapere che si tratta di incarichi a titolo gratuito, ma nella delibera viene specificato che sarà riconosciuto “il rimborso delle spese documentate di viaggio, vitto e alloggio, connesse a spostamenti funzionali allo svolgimento delle attività”che andrà a gravare sul bilancio regionale. Nomine che non sono piaciute all’opposizione : “Se i consulenti di Coletto stanno qui un mese, dovremmo pagare loro un lauto rimborso spese –dice al Fatto il capogruppo Pd, Tommaso Bori –, l’Università di Perugia ha 700 anni di storia e il nostro sistema sanitario è di altissimo livello: non sarebbe stato meglio nominare qualcuno delle nostre parti?”.

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