I 47 addetti di ATAC in quarantena per il conducente positivo al Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-23

I 47 sono in attesa dell’esito del tampone: l’alert era scattato venerdì, racconta oggi il Messaggero, quando il direttore del Personale, Cristiano Ceresatto, ha firmato una direttiva spedita a tutti i depositi

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Ci sono 47 addetti di ATAC tra autisti, manovratori e tecnici in quarantena perché un conducente che lavora alla rimessa di Portonaccio è risultato positivo al Coronavirus Sars-CoV-2 e ha i sintomi di COVID-19: ora è ricoverato a Casal Palocco.

I 47 addetti di ATAC in quarantena per il conducente positivo al Coronavirus

I 47 sono in attesa dell’esito del tampone: l’alert era scattato venerdì, racconta oggi il Messaggero, quando il direttore del Personale, Cristiano Ceresatto, ha firmato una direttiva spedita a tutti i depositi.

La circolare contiene «misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19» e chiede ai lavoratori di rientro dalle vacanze in Grecia, Spagna, Croazia e Malta di non tornare in servizio prima di avere ricevuto il risultato del tampone. «È fatto assoluto divieto di presentarsi sul posto di lavoro», si legge nel documento. Solo dopo avere trasmesso «evidenza del tampone effettuato, con esito negativo, sarà il medico competente aziendale ad autorizzare la ripresa del servizio».

La mossa serve a blindare l’azienda e a ridurre al minimo il pericolo di contagi. Quanti conducenti rischiano di restare a casa e di lasciare sguarnite le rimesse dei bus? In Atac nessuno lo sa, la ricognizione è appena partita. Di sicuro se si fermassero centinaia di addetti potrebbero esserci ripercussioni sulle corse. In una fase estremamente delicata, dato che si avvicina la riapertura delle scuole.

Il conducente di Portonaccio, da molti anni in azienda – così come il figlio – ha accusato febbre e malessere in rapida successione fino a necessitare di ulteriori accertamenti in ospedale. Le
sue condizioni, comunque, non desterebbero preoccupazione. Appena saputo di essere contagiato, l’autista si è subito preoccupato di avvisare più colleghi possibile in modo che potessero
sottoporsi al test.

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