3 giugno: quali spostamenti saranno permessi tra le regioni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-22

Il report settimanale del ministero della Salute e dell’Iss fornirà una classificazione di rischio al governo, che per il 3 giugno dovrà firmare un nuovo decreto per dare via libera agli spostamenti tra le Regioni. Se l’indicazione di Palazzo Chigi sul rischio equivalente resterà il criterio di apertura,dalla Lombardia (in base ai dati attuali) si potrà andare solo in Umbria e Molise e viceversa.

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Il Corriere della Sera pubblica oggi un’infografica di riepilogo dell’indice RT nelle regioni italiane. Il valore RT misura la potenziale trasmissibilità del virus nel tempo dalla fine del lockdown: se è minore di 1 il rischio di diffusione diminuisce. Si tratta di uno dei parametri presenti nel report settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità e classifica il rischio per ogni regione monitorando l’aumento di trasmissione del virus e l’impatto sui servizi assistenziali.

Il 29 maggio il governo analizzerà i dati e deciderà se la mobilità interregionale può valere per tutti o se invece dovranno essere previste eccezioni. E questo potrebbe valere anche per singole città o paesi. Per comprendere meglio quanto accadrà si può fare un esempio basandosi sui dati della scorsa settimana quando tutte le regioni erano a livello«basso»tranne Lombardia, Molise e Umbria. In quella situazione le tre regioni sarebbero state escluse dalla libertà di spostamento.

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L’indice Rt nelle regioni italiane (Corriere della Sera, 22 maggio 2020)

Il provvedimento non sarà comunque definitivo, ma verrà valutato e aggiornato sulla base dei risultati settimanali. E dunque cambiato a seconda di un miglioramento o peggioramento della situazione che determina la valutazione di rischio. La scelta del governo di delegare in questa fase ai presidenti delle Regioni le modalità per chiudere o aprire i propri confini — sia pur sulla base di linee guida comuni o comunque di un confronto che rimane sempre aperto e che appare nell’ultimo periodo caratterizzato da un clima collaborativo — consentirà a ognuno di procedere come ritiene più opportuno e sicuro per i propri residenti.

E dunque, anche di fronte a un nuovo Dpcm che dovesse decidere un’apertura, si potrà scegliere una linea più dura. Le valutazioni potrebbero tenere conto anche di singole realtà che potrebbero mostrare un andamento diverso da quello della regione.

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Gli spostamenti in base al monitoraggio

Il report settimanale del ministero della Salute e dell’Iss fornirà una classificazione di rischio al governo, che per il 3 giugno dovrà firmare un nuovo decreto per dare via libera agli spostamenti tra le Regioni. L’esecutivo sta ora valutando di aprire quei territori che hanno lo stesso indice di rischio. In base ai dati disponibili (relativi alla settimana 4-10 maggio), le Regioni a «rischio moderato» sono Lombardia, Molise e Umbria. Se l’indicazione di Palazzo Chigi sul rischio equivalente resterà il criterio di apertura,dalla Lombardia (in base ai dati attuali) si potrà andare solo in Umbria e Molise e viceversa.

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