Attualità
L’altra “perla” di Zuccatelli: la catena Facebook da boomer
di Antonio Murzio
Pubblicato il 2020-11-09
Il nuovo commissario alla Sanità calabrese, dopo la frase sulla mascherine che “non servono a un c…” si è difeso dicendo di essere stato frainteso. Adesso spunta un suo post che lo colloca di diritto tra gli analfabeti funzionali
Giuseppe Zuccatelli, il nuovo commissario alla sanità calabrese, si è già fatto notare per un video in cui dichiarava che le mascherine non servono a un c…: “le mascherine non servono a un c…, ve lo dico io. Sai cos’è che serve? La distanza. Perché per beccarti il virus, se io fossi positivo, tu sai cosa devi fare? Devi stare con me e baciarmi per 15 minuti con la lingua in bocca, altrimenti non te lo prendi il virus. Il virus si becca se tu stai in una frequentazione in cui le gocce di saliva ti arrivano minimo per 15-20 minuti”, spiegava. Dopo le polemiche innescate dalle dichiarazioni Zuccatelli ci aveva tenuto a precisare:
“Le mascherine sono parte della fondamentale strategia di contrasto al Covid 19. Quindi, invito tutti ad utilizzarle, così come a rispettare il distanziamento fisico. Nella prima fase dell’epidemia la comunità scientifica internazionale riteneva che l’uso delle mascherine fosse da riservare ai soli contagiati e ai sanitari. L’esperienza di questi mesi, tuttavia, ci ha insegnato che si tratta di un virus per molti versi ancora sconosciuto per evoluzione e modalità di diffusione. Le conoscenze si sono consolidate nel corso dei mesi, in accordo con gli studi scientifici condotti. Le mie affermazioni errate, estrapolate impropriamente da una conversazione privata, risalgono al primo periodo della diffusione del contagio”.
L’altra “perla” di Zuccatelli: la catena Facebook da boomer
Ma mentre cerca di spegnere la polemica sulle mascherine, ecco che dall’armadio di Zuccatelli viene fuori un altro scheletro. Anzi, un’altra convinzione, che il nuovo commissario alla Sanità calabrese postava sul suo profilo Facebook il 29 febbraio. E anche questa non depone a suo favore, che mostra una persona poco aggiornata, incline alla creduloneria:
Quella di dare o meno il consenso a una presunta “nuova regola Facebook” è, infatti, una bufala che periodicamente ritorna in voga (l’ultima è stata in Italia proprio febbraio scorso) dove a cadere nella trappola sono per lo più persone di mezza età che non hanno molta dimistichezza col mondo dei social. Già sei anni fa il professor Guido Saraceni, professore universitario, docente di Informatica giuridica all’Università di Teramo aveva dao un consiglio ai suoi studenti. Che forse potrebbe oggi tornare utile per Zuccatelli.