Attualità
Autostrade: i venti ponti a rischio crollo
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-11-27
Diciotto sulle autostrade tra la Liguria e il Piemonte, tra cui il Pecetti e il Fado sulla A-26, chiusi lunedì sera; uno, il Paolillo, sulla Napoli-Canosa di Puglia; l’altro, il Moro, a Pescara, sulla Bologna-Taranto
Venti ponti a rischio e Autostrade sotto accusa: nell’inchiesta della procura di Genova, racconta oggi Repubblica, ci sono i viadotti pericolosi. Diciotto sulle autostrade tra la Liguria e il Piemonte, tra cui il Pecetti e il Fado sulla A-26, chiusi lunedì sera; uno, il Paolillo, sulla Napoli-Canosa di Puglia; l’altro, il Moro, a Pescara, sulla Bologna-Taranto. Ponti descritti in una relazione trasmessa al Mit, che presentano elevate criticità, tanto da far dire al pm Walter Cotugno (titolare dell’inchiesta sui falsi report) che «Autostrade e Spea, delegata al monitoraggio, non hanno il controllo sulla sicurezza dei viadotti». Ieri La Stampa aveva segnalato gli otto viadotti a rischio massimo crollo identificati in una relazione di Autostrade al MIT. Il Pecetti e il Fado, situati sui primi 20 chilometri di autostrada che da Genova risale l’Appennino, nella trimestrale pubblicata da Aspi ad ottobre non figurano neppure con un voto 50, di basso rischio. «Ma per i nostri consulenti tecnici — afferma invece il procuratore di Genova Cozzi — sono da classificare a 70, cioè con pericolo elevato».
Da qui la chiusura lunedì sera della Genova-Gravellona Toce, 24 ore dopo il crollo del viadotto Madonna del Monte sulla A6, la Torino Genova, e a 15 mesi dal disastro del Morandi. «Non volevamo fare allarmismo e non ci siamo fatti suggestionare da quanto successo domenica — aggiunge il procuratore capo — tanto che avevamo deciso di agire già sabato. I nostri consulenti hanno accertato “ammaloramenti” nelle parti sospese, mentre quelle sorrette dai piloni non presentano criticità». Comunque, Aspi ha deciso di chiudere i due ponti e l’autostrada per una notte. Sono state dodici ore di isolamento totale della Liguria. «Un bollettino di guerra — ripete il governatore Giovanni Toti — servono pedaggi gratuiti in tutta la regione».
Ettore Livini, sempre su Repubblica, segnala che le ispezioni della Dvc sono calate dalle 1.400 del 2011 alle 496 del 2014 prima di risalire a 1.024 nel 2017. Controlli «buoni a scoprire se ci sono buche nell’asfalto» ha ironizzato l’ex ministro Danilo Toninelli dopo la tragedia del Ponte Morandi lanciando la Ansfisa, la nuova cabina di regia per i controlli sulle autostrade a trazione pentastellata. Una svolta? Pare di no. Almeno a giudicare dal bilancio dei primi sei mesi di attività fatto a luglio 2019 dal direttore generale Alfredo Principio Mortellaro: «L’agenzia non è stata avviata, non c’è una sede, un regolamento o un statuto». Il motivo? «Le tante resistenze» al suo decollo, ha argomentato.
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