La variante indiana potrebbe essere più trasmissibile, spiega l’OMS

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-28

Secondo quanto dichiara l’OMS il tasso di crescita della variante indiana, più elevato rispetto alle altre circolante, suggeriscono che sia più trasmissibile

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Secondo quanto dichiara l’OMS il tasso di crescita della variante indiana, più elevato rispetto alle altre circolanti, suggeriscono che sia più trasmissibile.

La variante indiana potrebbe essere più trasmissibile, spiega l’OMS

La variante indiana B.1617 di Sars-Cov-2 “ha un tasso di crescita più elevato rispetto ad altre varianti circolanti in India, suggerendo un potenziale aumento della trasmissibilità, con altre varianti in circolazione che dimostrano anche una maggiore trasmissibilità”. Lo afferma l’Organizzazione mondiale della sanità, sulla base dei modelli preliminari basati sulle sequenze del virus mutato analizzate, nell’aggiornamento epidemiologico settimanale in cui dedica un focus alle varianti e, in particolare, a quella indiana. Sono “necessari ulteriori studi con urgenza”, anche per comprendere il ruolo di B.1617 nell’esplosione dei contagi di Covid-19 in India, sollecita l’Oms. La variante, che presenta diverse mutazioni, è ancora sotto osservazione e non fonte di preoccupazione per l’Oms. Secondo Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, “È un momento particolare e non ci sposo fare nulla se a tutto il resto si aggiungono le varianti. Non sappiamo molto sulla variane indiana, in quel Paese c’è stata una impennata molto forte della pandemia ma c’è anche una popolazione di 1,3 mld di abitanti. Evidentemente preoccupa parecchio dal punto di vista dell’evoluzione fenomeno, ma ci sono anche condizioni locali molto particolari”

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