Variante COVID inglese: cosa è e cosa succede ora che è in Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-12-21

La variante Coronavirus diffusa nel Regno Unito è stata individuata in una coppia ricoverata a Roma, all’ospedale Celio. Potrebbe esserci un terzo positivo. Cosa può succedere se il ceppo più contagioso si diffonde in Italia? I vaccini contro il Coronavirus sono efficaci?

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La variante del Coronavirus che ha costretto Londra al lockdown è fuori controllo. Tutta l’Europa è in allarme per la diffusione del “virus inglese” e anche l’Italia come molti altri paesi ha sospeso i collegamenti aerei con il Regno Unito e ha deciso di aumentare i controlli sugli arrivi, imponendo tamponi e quarantene anche per chi si trova già sul territorio nazionale. Ma la variante COVID ormai è già arrivata nel nostro paese. I positivi al ceppo mutato sono due, forse tre.

Variante COVID inglese: cosa è e cosa succede ora che è in Italia

Ma cosa è la variante inglese del Coronavirus? Si tratta di una mutazione del Sars-Cov che, pur non sembrando più letale, può aumentare il già alto numero di infetti, con conseguente più grande pressione sui reparti ospedalieri e sulle terapie intensive. Il ministro Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che da ieri stoppa i voli da e per la Gran Bretagna fino al 6 gennaio, “una misura precauzionale per capire la portata del problema”, ha spiegato, presa “dopo un confronto con i nostri scienziati, che dovranno capire la situazione, in contatto con Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e governo inglese”.

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Intanto i casi di persone contagiate dalla variante COVID inglese potrebbero essere già 3. Il passeggero sbarcato a Fiumicino come era stato annunciato ieri, sua moglie, e un medico risultato positivo al test del tampone che si trovava su un altro volo. Allo Spallanzani in queste ore, spiega il Messaggero, si stanno eseguendo gli esami per stabilire se l’uomo è stato colpito dal “virus inglese”:

Intorno alle 20 di ieri sera il ministero della Salute ha fatto sapere che il virus mutato è stato individuato dall’ospedale militare del Celio, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, durante il controllo di una persona sbarcata nei giorni scorsi (quindi non ieri) a Fiumicino da un volo proveniente dal Regno Unito. In realtà i positivi al nuovo tipo di Covid-19 sono due: l’uomo proveniente da Londra ha infatti contagiato sua moglie. I coniugi e i loro familiari sono in isolamento – ha assicurato il ministero – e stanno seguendo tutte le procedure previste per la limitazione del contagio. Ma forse i positivi potrebbero essere tre perché nel pomeriggio è risultato contagiato un passeggero sbarcato da uno dei due voli atterrati a Fiumicino, che erano partiti dall’Inghilterra prima della sospensione ordinata dal nostro governo. Si tratta di un medico italiano subito isolato, l’unico positivo fra i 218 passeggeri controllati uno a uno dopo l’atterraggio. Il suo tampone è già presso lo. Spallanzani per capire quale tipo di Covid-19 lo abbia colpito. A Fiumicino sono stati controllati poi anche altre 120 persone atterrate con un volo arrivato in tarda serata. Ma in nottata non erano stati forniti altri dettagli.

Cosa può succedere? Quali sono i rischi? Secondo gli esperti l’RT potrebbe salire a dismisura se la variante si diffondesse:

Sul tavolo dei tecnici del Governo ieri c’erano una serie di numeri che disegnavano quello che potrebbe accadere nei prossimi giorni. La trasmissibilità del nuovo ceppo è di 0,5 di Rt superiore rispetto al precedente. Significa che, se dovesse prendere piede in Italia, l’ipotesi di arrivare a fine gennaio con un indice di contagio di 0.5 sarebbe impossibile. «Per dirla in maniera più pratica – ragionavano ieri al ministero -gli ospedali rischiano di non reggere». Ieri l’Italia continuava ad avere il 32% di letti occupati di terapia intensiva e il 39 di area medica, per i pazienti Covid non gravi. La “variante inglese” si diffonde più velocemente, non sembra dare forme più gravi di quello esistente, ma comunque impatterebbe su numeri ospedalieri già molto stressati. «Per questo va bloccato in tempo reale», ha ragionato ieri Speranza con il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia. Al momento ci si muove su due direttrici: le misure di Natale non dovrebbero cambiare e i piani sul vaccino vanno avanti come previsto

Potrebbe esserci un lockdown? Il virus potrà essere fermato dal vaccino, come  ha spiegato il presidente del Consiglio Superiore di Sanita’ Franco Locatelli nel corso della trasmissione Che tempo che fa su Rai 3: “Anche se ci sono mutazioni come quelle segnalate prima in Gb poi in altre aeree e’ altamente improbabile che si perde l’efficacia del vaccino. Davvero la risposta per uscire da questa situazione è il vaccino sia per il profilo di sicurezza che per l’efficacia”. Ma secondo il Mattino, in attesa che le vaccinazioni siano abbastanza numerose da bloccare l’avanzata del virus “se la diffusione in Italia della variante del virus dovesse rivelarsi ampia, il governo potrebbe seguire le orme britanniche e decidere un inasprimento delle misure di contenimento. Insomma, si andrebbe a un lockdown duro e senza “mitigazioni”, come quelle contenute nell’ultimo decreto”.

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