Il piano di Draghi per i vaccini: metà degli italiani vaccinati entro l’estate

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-19

Come cambierà la campagna vaccinale in Italia con il governo Draghi? I tre punti per velocizzare e somministrare le dosi a metà degli italiani entro l’estate

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Come cambierà la campagna vaccinale in Italia con il governo Draghi? Questa mattina si potrebbe già svolgere a Palazzo Chigi una riunione tra CTS, i ministri, e forse, prima che partecipi al G7 sulla pandemia, anche il nuovo presidente del Consiglio. L’obiettivo è salvare il turismo estivo, vaccinando la metà degli italiani per l’estate

Il piano di Draghi per i vaccini: metà degli italiani vaccinati entro l’estate

Come già noto l’esecutivo Draghi punta ad accelerare la campagna vaccinale, estendendo i luoghi in cui gli italiani potranno ricevere le dosi, a partire dagli aeroporti e caserme e bloccando il piano delle Primule di Arcuri. Sarà coinvolta anche la Protezione Civile e si punta ad un accordo con i medici di famiglia. Spiega Tommaso Ciriaco su Repubblica che proprio a loro sarebbe affidata la somministrazione dei vaccini mono-dose di Johnson&Johnson:

Metà degli italiani vaccinati entro l’estate: ecco l’obiettivo del piano che il governo studia in queste ore, verificandone nei dettagli la fattibilità. L’obiettivo è immunizzare in pochi mesi e senza ritardi mezzo Paese, in modo da garantire un balzo del Pil anche attraverso la leva del turismo. Per lasciarsi alle spalle l’incubo, si punta a schermare dal Covid venticinque milioni di persone entro luglio, al ritmo di trecentomila vaccinati al giorno, e trenta milioni per la fine dell’estate. Per riuscire nell’impresa, sono già stati identificati tra l’altro 92 avamposti gestiti dalle forze armate, in accordo con le Asl, parcheggi di ospedali e altre strutture compatibili con la vaccinazione di massa. E verrebbero soprattutto mobilitati i medici di famiglia, con i quali Roberto Speranza punta a chiudere presto un’intesa. Nei loro studi verrebbero inoculati i vaccini mono-dose di Johnson&Johnson, il vero jolly per imprimere una svolta

Quali sono gli step necessari per riuscire a vaccinare in un periodo così breve la metà di 49 milioni di italiani (senza i minori)? Il primo è riuscire a reperire anticipatamente le dosi previste entro l’anno da Pfizer, AstraZeneca e Moderna. Anche di questo si parlerà oggi al G7 tra Draghi e Boris Johnson, Macron, Merkel e Ursula von der Leyen per poter ottenere un anticipo delle fiale previste per il secondo semestre 2021. Il secondo passo sarà quello di poter infialare i vaccini in Italia e negli altri paesi dell’UE. È quello che i leader europei chiederanno alle società produttrici. Infine l’ampliamento dei luoghi per le vaccinazioni:

E qui entrano in campo anche le forze armate e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che già gestiscono la distribuzione dei lotti. I 170 centri attualmente utilizzati per i tamponi potrebbero essere riconvertiti per le vaccinazioni. In accordo con le Asl, che fornirebbero i medici. L’esempio di maggior peso è quello della Cecchignola, dove è già tutto pronto per “coprire” 2.500 persone al giorno con 36 postazioni per l’iniezione, infermerie e aree di sosta per chi ha ricevuto la dose. Ma c’è dell’altro. In Italia esistono 92 sedi militari scelte per le vaccinazioni delle forze armate. Potranno essere allestite per i civili, sempre in accordo con le Asl

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