Perché è crollata la palazzina di Torre Annunziata?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-07-08

Per i vicini sarebbe stato tagliato un muro portante in un appartamento in ristrutturazione, per altri invece i lavori riguardavano l’ala che non è crollata. Ieri sarebbe stato fermato l’architetto responsabile dei lavori. RFI precisa: nessun effetto dalle vibrazioni

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È salito a sei il numero dei corpi recuperati dalle macerie della palazzina crollata a Torre Annunziata (Napoli). I vigili del Fuoco, che da 24 ore lavorano senza sosta, hanno individuato anche il corpo di una settima vittima. All’ appello mancherebbe dunque ancora un disperso.

Perché è crollata la palazzina di Torre Annunziata?

Due i piani che si sono sbriciolati risucchiando anche due bambini di 8 e 11 anni. Sotto accusa i lavori di ristrutturazione in corso nei primi due piani dell’edificio anni Cinquanta che si affaccia sulla strada ferrata della linea ferroviaria che congiunge Napoli con Salerno. E già divampano le polemiche per delle avvisaglie che sarebbero state sottovalutate. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di crollo colposo. I lavori, se fatti male, potrebbero aver causato danni alla statica del palazzo determinando il crollo del terzo e quarto piano dove abitavano le famiglie di Pasquale Guida, venditore di frutti di mare, con la moglie Anna e i figli Francesca e Salvatore, e quella dell’architetto Giacomo Cuccurullo, un tecnico dell’ufficio comunale con la moglie Adelaide (Edy) Laiola, sindacalista della Cgil, e il loro figlio venticinquenne Marco.
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La Stampa spiega oggi che per i vicini sarebbe stato tagliato un muro portante in un appartamento in ristrutturazione, per altri invece i lavori riguardavano l’ala che non è crollata.  L’edificio, diviso in vari appartamenti, era composto da un blocco di tufo e cemento frazionato in due altezze: davanti i quattro piani e dietro,nella parte crollata, anche l’attico.  I primi due piani erano vuoti perché erano incorso dei lavori di ristrutturazione. Dietro alla palazzina corrono i binari della ferrovia e quando passano i treni, racconta chi vive nelle vicinanze, «trema tutto».

I Carabinieri fermano l’architetto dei lavori

L’architetto incaricato di eseguire i lavori di ristrutturazione del primo e secondo piano della palazzina crollata è stato fermato e interrogato ieri, secondo quanto ha scritto l’agenzia di stampa Askanews. Il professionista avrebbe disposto ieri lo sbancamento dei muri perimetrali con l’intenzione di provvedere questa mattina alla risistemazione. Questa circostanza, riferiscono le fonti, avrebbe, di fatto, privato la struttura del supporto essenziale perché rimanesse in piedi rendendola fragilissima. La concomitante circostanza del passaggio del treno merci poco dopo le sei del mattino avrebbe poi, secondo l’ipotesi al momento più accreditata, scatenato lo sfarinamento dell’edificio.

Ma ieri Rete Ferroviaria Italiana ha precisato, in relazione al crollo della palazzina, che i treni merci non transitano sulla linea tra Torre Annunziata e Santa Maria La Bruna e che l’esercizio ferroviario è abitualmente sospeso dalle 23 alle 5 (come è stato per la notte scorsa). La linea Napoli – Salerno, infatti, è utilizzata per il trasporto passeggeri regionale. “Le vibrazioni emesse dal passaggio dei treni – ha detto Rfi – non hanno alcun effetto sulla stabilità dei fabbricati adiacenti la linea ferroviaria, né tantomeno su quelli posti in alto. Le deboli vibrazioni dovute al passaggio dei treni vengono infatti assorbite dalla massicciata e dal pietrisco che ne impediscono la propagazione”. Si continua a scavare, intanto, per recuperare i due figli minori dei coniugi Guida, Francesca e Salvatore, di 14 e 8 anni: un corpo è stato individuato. In Via Rampa Nunziate si è scavato per tutta la notte e sono stati recuperati i corpi senza vita degli altri tre adulti seppelliti dalle macerie: si tratta di Pasquale e Anna Guida e di Giuseppina Aprea, che vanno aggiungersi a quelli dei coniugi Giacomo Cuccurullo e Adelaide Eddy Aprea e del figlio venticinquenne Marco.

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