Terremoto nel centro Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-08-24

Almeno due vittime. Il sindaco di Amatrice: “Il paese non c’è più, c’è gente sotto le macerie”. Nuove scosse poco dopo, da 3,9 a 2,8 di magnitudo. Un’ora dopo un’altra più forte da 5,4

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Una lunga scossa di terremoto è stata chiaramente avvertita a Roma, in Umbria e nelle Marche poco dopo le 3:30. La scossa è stata di magnitudo 6, registrata alle 3:36 di stanotte, con epicentro vicino Accumoli, in provincia di Rieti, e con ipocentro a soli 4 chilometri di profondità. Una scossa di magnitudo 3.9 è stata registrata alle 3:41 vicino Norcia, in provincia di Perugia, con epicentro a 7 chilometri di profondità.


Ha provocato alcuni danni agli edifici della zona di Ascoli Piceno. Ad Ancona tante le chiamate ai centralini delle forze di polizia, ma finora non sono stati segnalati crolli. Alcuni crolli nel Maceratese, in particolare a Gualdo e Mogliano. Si sono registrati dei crolli a Petrana, paese in provincia di Rieti, a pochi chilometri dall’epicentro. Un’altra scossa di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4:33, con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) ed ipocentro a 8,7 chilometri di profondità. Il terremoto ha colpito anche Amatrice: “Qui è un dramma vero, sono nel mezzo di un paese che non c’è più”, ha detto all’Adnkronos Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice nel reatino colpito dal terremoto di questa notte. “Ci sono stati crolli. La popolazione è in strada e stiamo portando tutti verso la zona di evacuazione, quella dei campi sportivi”. E ancora: “Meta paese non c’e’ piu’- ha detto- La gente e’ sotto le macerie. Serve liberare le strade di accesso”, ha spiegato il sindaco sottolineando che da una parte “c’e’ una frana” e dall’altra “c’e’ un ponte che sta per crollare. Stanno arrivando i mezzi, interi quartieri non ci sono piu’. L’emergenza e’ salvare le persone che sono sotto le macerie”. Quella dove si trova Amatrice “e’ una zona sismica. Ma un terremoto di questa intensita’ e’ la prima volta che succede. È un dramma. Noi ci stiamo organizzando, bisogna salvare la gente sotto le macerie e siamo senza luce. Abbiamo mandato la popolazione dove ci sono gli impianti sportivi, il Comune si sta organizzando con tutti i mezzi”.


Il terremoto che ha devastato la zona di Arquata del Tronto, nell’Ascolano, avrebbe fatto due vittime. La notizia non è stata però ancora stata confermata ufficialmente. In paese ci sarebbero crolli diffusi, e vigili del fuoco stanno scavando fra le macerie. Sul posto anche una colonna mobile. Le scosse di terremoto della notte sono state avvertite distintamente anche in Romagna, dai turisti negli alberghi della riviera come dai residenti nell’entroterra, ma non sono stati segnalati per ora danni. Diversi i sistemi d’allarme entrati in funzione. Numerose le telefonate di cittadini ai centralini di vigili del fuoco e forze dell’ordine, a Rimini come a Forlì, a Cesena come a Ravenna, per segnalare le scosse e avere notizie. Diverse persone, svegliate di soprassalto, hanno preferito scendere in strada. Il sisma è stato nettamente avvertito da molte persone anche nel Bolognese.

Il terremoto sul Gran Sasso

Forte rumore di crollo dalla parete est del Corno Piccolo sul Gran Sasso. Lo scrive su Facebook il Rifugio Franchetti, a 2.433 metri. “Ore 3.30: anche noi qui al rifugio siamo stati svegliati da una forte scossa di terremoto, nella nebbia si è sentito un forte rumore di crollo dalla parete est del Corno Piccolo: al momento non si vede di quale entità, ma l’impressione è che sia venuto giù un bel pezzetto di montagna. L’incubo è tornato”, scrivono dal rifugio. Crolli e persone coinvolte in almeno quattro comuni, tre in provincia di Rieti e uno in provincia di Ascoli Piceno. Secondo le prime informazioni raccolte dai vigili del fuoco è questa la situazione dopo le scosse di terremoto che hanno interessato il centro Itala. Danni si registrano ad Amatrice, Accumuli e Posta, in provincia di Rieti e ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. I vigili del fuoco hanno già inviato diverse squadre dai distaccamenti del Lazio e sono pronte a partire colonne da Toscana, Abruzzo e Campania. Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha messo a disposizione degli sfollati 250 alloggi del progetto Case, realizzati nel capoluogo abruzzese dopo il terremoto del 2009. Il primo cittadino del capoluogo abruzzese è partito alla volta di Amatrice.

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