La sparatoria alla moschea di Quebec City

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-01-30

Un testimone ha dichiarato all’agenzia Reuters che tre uomini armati hanno sparato contro circa 40 persone all’interno Centro Culturale Islamico di Quebec City

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Sei persone sono state uccise dopo che degli uomini armati hanno aperto il fuoco in una moschea di Quebec City durante la preghiera della sera. Un testimone ha dichiarato all’agenzia Reuters che tre uomini armati hanno sparato contro circa 40 persone all’interno del Centro Culturale Islamico di Quebec City a Sainte-Foy St.

La sparatoria alla moschea di Quebec city: le foto


Secondo le prime informazioni, ancora non confermate dalla polizia, un sospetto sarebbe stato arrestato, mentre un altro sarebbe riuscito a fuggire. Ma si parla anche di due arresti, secondo alcuni media locali. La polizia ha allestito un cordone di sicurezza intorno alla moschea e dopo aver rifiutato di rilasciare dichiarazioni ai giornalisti sulla sparatoria ha confermato l’arresto di due sospetti.

La sparatoria alla moschea di Quebec city: il video

La stessa moschea nel giugno 2016 era stata oggetto di un’intimidazione. Una testa di maiale era stata lasciata fuori dal Centre Culturel Islamique con la scritta “Bon appétit”. “Perché è successo qui? Questa è una barbarie”, ha dhiciarato il presidente della moschea, Mohamed Yangui. Yangui, che non era presente all’interno della moschea quando è iniziata la sparatoria, ha spiegato che ha ricevuto telefonate drammatiche dalle persone riunitesi per la preghiera della sera. Non si hanno notizie dettagliate sui feriti, che sarebbero stati portati in divrsi ospedali della città. I feriti sarebbero una decina. Due uomini con i volti mascherati si sono introdotti all’interno del centro culturale alle 19:15 di Domenica ora locale, secondo quanto dichiarato da alcuni testimoni alla tv. “A chi fugge dalle persecuzioni dal terrore e dalla guerra, sappiate che i canadesi vi daranno il benvenuto, non importa quale sia la vostra fede. La diversità è la nostra forza #welcome to Canada”, scriveva ieri in un tweet il premier canadese Justin Trudeau rispondendo alla sospensione degli ingressi negli Stati Uniti dei rifugiati decisa dal presidente americano Donald Trump. Il premier della provincia canadese del Quebec ha dichiarato che si tratta di un atto di terrorismo.

Chi ha sparato alla moschea di Quebec city?

Il Daily beast attribuisce a David M. J. Aurine e Mathieu Fornier la sparatoria alla moschea di Quebec City, rilanciando un tweet di un account fake della Reuters:
 
sparatoria moschea quebec city 1
Ma si tratta di una bufala, appunto. Ma le notizie non verificate sono anche di altro segno. Pamela Geller fondatrice dell’The American Freedom Defense Initiative, associazione definita antimusulmana, su Geller Report riporta che i terroristi avrebbero urlato “Allahu akbar!“, citando un testimone:
 
Un testimone che ha chiesto di rimanere anonimo ha raccontato al servizio francese Radio-Canada dell’emittente CBC, che gli uomini che hanno fatto irruzione nell’edificio erano due e con il volto mascherato. “Mi sembra che avessero un accento del Quebec. Hanno cominciato a sparare e mentre sparavano gridavano ‘Allah Akbar’. I proiettili hanno colpito le persone che pregavano. Sono morte persone in preghiera. Un proiettile e’ passato proprio sopra la mia testa”. Secondo la fonte, al momento degli spari c’erano anche dei bambini: “ce n’era uno di tre anni con il padre” La polizia ribadisce di non avere ancora nessuna informazione sui sospetti arrestati.

Leggi sull’argomento: La lezione di Trudeau a Trump

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