I mille utenti che vedevano Sky e Mediaset Premium con 15 euro al mese

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-09-29

Una centrale clandestina per la trasmissione abusiva di programmi televisivi a pagamento. I responsabili, due coniugi con una pregressa e valida esperienza nel settore delle istallazioni di TV satellitari, avevano creato una sofisticata infrastruttura di decodifica del segnale criptato

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I Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno individuato una centrale clandestina per la trasmissione abusiva di programmi televisivi a pagamento. I responsabili, due coniugi con una pregressa e valida esperienza nel settore delle istallazioni di TV satellitari, avevano creato una sofisticata infrastruttura di decodifica del segnale criptato di Sky e Mediaset Premium, che garantiva ad oltre 1.000 utenti, sia privati che esercizi commerciali, la visione low cost dei palinsesti delle note pay tv. All’interno di un garage, in pieno centro nella cittadina salernitana di Scafati, era stata allocata la base logistica per la centrale pirata, dove i finanzieri hanno sequestrato 84 decoder, 3 computer, vari hard disk e telefoni cellulari. Inoltre, nell’abitazione dei coniugi, sottoposta a perquisizione, sono stati trovati 44 mila euro in contanti, frutto evidente dell’illecita attività, che assicurava alla copia un ricco giro d’affari illecito e totalmente in nero, in corso di accertamento anche sotto il profilo fiscale.
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Con un abbonamento mensile di soli 15 euro, gli utenti ”pirata” avevano la possibilità di accedere liberamente e senza limitazioni ai contenuti offerti da entrambe le pay tv. Il prezzo mensile dell’abbonamento cresceva sensibilmente per ricevere il servizio all’interno di esercizi commerciali. L’indagine, eseguita sotto la direzione del pm della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore Giuseppe Cacciapuoti, ha consentito di lasciare ora ”senza segnale” una vasta rete di clienti fruitori su tutto il territorio nazionale. La coppia ora rischia la reclusione fino a 4 anni e una multa di 15 mila eur. Appena qualche mese fa, a Napoli, la Guardia di Finanza aveva sferrato un altro duro colpo alla pirateria on-line delle note pay tv, individuando 3 centrali di trasmissione di programmi televisivi, gestite da un soggetto residente in Svizzera ma di fatto domiciliato a Scampia.

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