Attualità

Simone Uggetti: le ammissioni davanti al GIP sulla gara truccata

Alessandro D'Amato 05/05/2016

Davanti al gip Isabella Ciriaco, Uggetti ha confessato di aver «truccato» la gara d’appalto per la gestione delle due piscine comunali in modo da favorire la società «amica» Sporting Lodi. Oggi si decide sulla scarcerazione

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Cesare Giuzzi sul Corriere della Sera oggi riporta le fasi finali dell’interrogatorio a San Vittore del sindaco di Lodi, Simone Uggetti, nell’ambito dell’indagine per turbativa d’asta in cui lui e l’avvocato Cristiano Marino sono indagati. Uggetti, racconta l’articolo, ha ammesso e confermato quanto ricostruito dai pubblici ministeri, compreso l’intervento per modificare le regole della gara per le piscine:

Davanti al gip Isabella Ciriaco, Uggetti ha confessato di aver «truccato» la gara d’appalto per la gestione delle due piscine comunali in modo da favorire la società «amica» Sporting Lodi. «L’ho fatto per il bene della città, non per interesse — ha raccontato l’ex sindaco ai magistrati —. Sono stato catapultato in questa vicenda». Uggetti ha confermato quanto già ricostruito nelle indagini dai pubblici ministeri Laura Siani e Sara Mantovani (che attualmente regge la guida della Procura) e che hanno potuto seguire in diretta tutta la trattativa per «aggiustare» il bando di gara. Interrogato nel carcere di Pavia anche l’avvocato Cristiano Marini.
Tra gli indagati anche Luigi Pasquini, perquisito durante il blitz dell’altro ieri, procuratore dello Sporting e presidente della società sportiva «satellite» Wasken Boys che nei fatti avrebbe dovuto gestire le due piscine. Intanto gli investigatori hanno scovato gli hard disk dei computer del sindaco. Dopo aver tentato di formattare le memorie dei computer per cancellare le tracce del bando incriminato, Uggetti ha fatto sostituire da un tecnico informatico del Comune i dischi rigidi dei pc. Gli archivi erano nascosti in una stanza del Municipio. I tecnici delle Fiamme gialle ora tenteranno di recuperare i dati. Ma le memorie sembrano intatte. La funzionaria e la «sottomissione forzata»

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Dall’ordinanza del GIP di Lodi su Simone Uggetti ed altri


Ieri a Palazzo Broletto era regolarmente al lavoro la funzionaria del settore Sport, Caterina Uggé, la dipendente comunale che attraverso un esposto ha dato il via alle indagini:

«Nei due mesi in cui ho tentato con tutta la lucidità possibile di costruire un bando corretto ed equilibrato — ha detto agli investigatori —, non posso negare che gli incontri con il sindaco mi hanno lasciato addosso la sensazione di sottomissione forzata ad una volontà superiore». La donna ha spiegato che «il ruolo di capo di Uggetti, la mancanza di una terza persona a questi incontri a cui potermi appoggiare in caso di difficoltà, l’alternarsi di toni confidenziali e autoritari, mi hanno condizionato e mi hanno intimorita facendomi sentire in difetto»: «Ho cercato di appoggiarmi ad altri colleghi, per confrontarmi e confortarmi sulla correttezza del bando per il timore che l’influenza del sindaco possa ledere la mia oggettività».
Il documento della funzionaria risulterà ineccepibile. A quel punto il sindaco interverrà personalmente per modificare le regole della gara. Il legale di Uggetti, l’avvocato Pietro Gabriele Roveda, ha chiesto la scarcerazione o una misura meno restrittiva. La decisione del gip è attesa per oggi. Simone Uggetti, ex assessore della giunta guidata da Lorenzo Guerini, ha iniziato la sua carriera politica tra i giovani comunisti della Fgci. Intercettato, un imprenditore lodigiano vicino al Partito democratico, descrive il meccanismo degli affari: «Tutte queste cose si
muovono sempre avendo come calcio di inizio la politica».

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