Scuola: le superiori ripartono il 26 aprile al 60%

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-21

Sembrava sicuro che anche per i ragazzi delle superiori da lunedì 26 aprile le lezioni sarebbero tornate in presenza per tutti. Ma dopo le perplessità di presidi e regioni il governo ha fatto marcia indietro. 

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Sembrava sicuro che anche per i ragazzi delle superiori da lunedì 26 aprile le lezioni sarebbero tornate in presenza per tutti. Ma dopo le perplessità di presidi e regioni il governo ha fatto marcia indietro.

Scuola: le superiori ripartono il 26 aprile al 60%

Si legge nella bozza del decreto: “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, affinché, nella zona rossa, sia garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e, fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, e, nelle zone gialla e arancione, ad almeno il 60 per cento e fino al 100 per cento della popolazione studentesca. La restante parte della popolazione studentesca delle predette istituzioni scolastiche si avvale della didattica a distanza”. Spiega il Corriere:

Da lunedì dunque i ragazzi e le ragazze delle superiori torneranno in classe al 60 per cento invece che al 50 nelle regioni gialle e arancioni — che sono la stragrande maggioranza — e al 50 per cento nelle regioni rosse. Le scuole o i Comuni dove la mobilità e le aule lo permettono potranno anche accogliere più classi sapendo che «l’obiettivo del governo — ha spiegato Gelmini nella riunione con Regioni, Upi e Anci — è quello di partire il 26 al 60 per cento ma di attestarci più vicini al 100 che al 60». Con un occhio di riguardo per gli studenti che dovranno sostenere la Maturità: dal ministero dell’Istruzione infatti indicano le quinte superiori come le classi a cui dare priorità per la presenza in classe. I bambini di nidi, materne, elementari e i ragazzi delle medie invece saranno tutti a scuola

“L’obiettivo comune è raggiungere il massimo della presenza possibile nelle scuole. Per questo motivo diciamo ‘grazie’ al Governo che ha dimostrato la massima collaborazione su questo tema”, ha dichiatato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, al termine dell’incontro, tenutosi nel pomeriggio di ieri , con il Governo in merito alla piena ripresa della didattica in presenza. “L’obiettivo della didattica in presenza al 100% – spiega Fedriga – non può non tenere conto di due criticità, quali la capienza dei mezzi di trasporto pubblico locale oggi ammessa al 50% e i limiti strutturali di numerosi edifici scolastici, che impediscono il pieno rispetto delle misure di contenimento dei contagi e lo svolgimento in assoluta sicurezza delle attività”. “Fermo restando l’obiettivo ambizioso di ritornare nel più breve tempo ad una didattica in presenza nelle scuole – ribadisce il Presidente della Conferenza delle Regioni – apprezziamo quindi che si sia deciso di partire da una soglia minima del 60%, magari rivolgendo uno sguardo di attenzione agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, per puntare, in prospettiva, al traguardo del 100%”.

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