La scuola tra didattica in presenza e Dad: la situazione regione per regione

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-08

C’è chi apre e chi chiude. E c’è anche chi invece permette sia di recarsi in istituto che di rimanere a casa

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Rientro a scuola sì, rientro a scuola no. Quello dell’istruzione è stato e rimane tutt’ora il nodo più difficile da sciogliere: c’è una correlazione tra l’apertura degli istituti e l’aumento dei contagi? Questo non è ancora possibile dirlo, perché non ci sono degli studi che possano confermare l’autenticità della correlazione tra le due cose. Quello che è certo, è che non appena i contagi aumentano, i portoni delle scuole si chiudono e si aprono quelli virtuali delle piattaforme online. La didattica a distanza (tra pc assenti, connessioni lente e videocamere spente) non si può dire che abbia funzionato alla grande, e anche la politica ha ammesso che si sentisse ormai la necessità di tornare in aula. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina l’11 gennaio scorso ha infatti detto: “La didattica a distanza non funziona più”. Dopo le vacanze di Natale – chi prima e chi dopo – piano piano tutte le Regioni hanno riaperto. Ma ora sembra che in molte stiano facendo dietrofront.

Chi apre e chi chiude

Se è vero che c’è chi si affretta a chiudere le scuole perché i numeri dei positivi in regione crescono velocemente, c’è anche chi invece torna in aula oggi. Stiamo parlando della Sicilia, in cui dalla seconda media in sù si è tornati in classe lunedì 8 febbraio. Proprio mentre l’Abruzzo ha emanato un’ordinanza per tornare al 100 per cento in Dad per 14 giorni. Anche in Alto Adige scuole chiuse e lockdown. Poi ci sono le regioni in cui in alcuni comuni si rimarrà in presenza, in altri invece si tornerà alla Dad. Stiamo parlando ad esempio dell’Umbria, dove tutta la provincia di Perugia sarà in Dad, e così anche sei comuni per ternano. Stessa storia anche in Molise, dove in 28 città si resta a casa. La Calabria, la Campania e la Puglia rimangono invece casi a parte: qui le famiglie degli studenti possono scegliere se mandare i propri figli a scuola o se permettergli di seguire le lezioni da casa.

La situazione regione per regione 

  1. Abruzzo: Dad dall’8/02
  2. Basilicata: in presenza dall’1/02
  3. Campania: le famiglie possono scegliere
  4. Calabria: le famiglie possono scegliere
  5. Emilia Romagna: in presenza dal 18/01
  6. Friuli Venezia Giulia: in presenza dall’1/02
  7. Lazio: in presenza dal 18/01
  8. Liguria: in presenza dal 25/01
  9. Lombardia: in presenza dal 25/01
  10. Marche: in presenza dal 25/01
  11. Molise: in presenza dal 18/01 (con alcune eccezioni)
  12. Puglia: e famiglie possono scegliere
  13. Piemonte: in presenza dal 18/01
  14. Sardegna: in presenza dall’1/02
  15. Sicilia: in presenza dall’8/02
  16. Toscana: in presenza dall’11/01
  17. Trentino Alto Adige: Dad Bolzano, presenza Trento
  18. Umbria: Dad dall’8/02
  19. Valle d’Aosta: in presenza dall’11/01
  20. Veneto: in presenza dall’1/02

 

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