La strage al Route 91 Harvest Festival di Las Vegas

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-10-02

Un uomo ha sparato dal 32esimo piano del Mandalay Bay Hotel sul pubblico che assisteva a un concerto. Si parla di 50 morti e cento feriti. Il killer è morto. La sua compagna è ricercata

article-post

Un uomo ha sparato sul pubblico a Las Vegas durante un concerto al Route 91 Harvest Festival, un festival di musica country. L’attacco è cominciato dopo le 22 ora locale, a quanto pare l’uomo ha sparato dal 32esimo piano del Mandalay Bay Hotel sul pubblico che si trovava nello spazio sottostante. L’assalitore che stanotte ha ucciso almeno 50 persone ferendone oltre 200 era un uomo del posto e si chiamava Stephen Paddock. Lo ha annunciato la polizia locale, che aggiunge che sta dando la caccia a un complice.

La strage al Route 91 Harvest Festival di Las Vegas

La polizia sta dando la caccia alla compagna dell’uomo, ha spiegato lo sceriffo della polizia metropolitana di Las Vegas Joseph Lombardo in una conferenza stampa, fornendo i numeri di targa di due auto che sono attivamente ricercate dalla polizia. L’uomo era stato “neutralizzato” in uno scontro con gli agenti al 32esimo piano del Mandalay Bay hotel. “Al momento pensiamo che sia stato un unico attentatore, un attentatore della categoria lupo solitario”, ha spiegato Lombardo.

C’erano almeno 30mila persone al concerto. La sparatoria è avvenuta intorno alle 22:00 ora locali, mentre una star della musica country, Jason Aldean, si esibiva nella giornata di chiusura del festival, il Route 91 Harvest. Il ‘lupo solitario’ sparava dall’alto, dal 32esimo piano del Mandala Bay, dove – secondo le registrazioni tra la polizia intercettate dai media americani- è stato ucciso quando gli agenti hanno fatto irruzione nella sua stanza.


Sul posto hanno lavorato anche le teste di cuoio dello Swat. Nei minuti successivi alla sparatoria, ci sono state scene di panico, con centinaia di persone che hanno cercato riparo negli alberghi vicini. Testimoni hanno parlato di lunghe raffiche di spari, che hanno continuato anche dopo che la band dell’artista aveva cessato di suonare. Nei video circolati sulle reti si vede la gente che fugge spaventata, a piedi e domandandosi cosa succeda.

Il killer del Mandalay Bay Hotel

La polizia sta cercando una donna asiatica, Mary Lou Danley, che avrebbe legami con l’aggressore di Las Vegas. ”Per quello che sappiamo al momento, vivono nella stessa casa” riferisce lo sceriffo Joe Lombardo. “Al momento pensiamo che sia stato un unico attentatore, un attentatore della categoria lupo solitario”, ha spiegato Lombardo. In questo video si sentono distintamente le prime raffiche di spari:

Sono stati colpiti anche alcuni poliziotti. Gli ufficiali rimasti uccisi nella sparatoria, ha spiegato lo sceriffo, erano fuori servizio e stavano assistendo al concerto. La polizia di Las Vegas ha reso noto che due agenti sono stati trasportati in ospedale locale per le ferite. Uno è in condizioni critiche, mentre l’altro ha subito lesioni minori. Oltre alla donna presunta compagna di casa, la polizia di Las Vegas sta cercando due auto, una Hyunday e una Chrysler Pacific, registrate a nome dell’autore della sparatoria. Lo sceriffo Joe Lombardo chiede di consegnare i video della sparatoria perché potrebbe aiutare le indagini.

Stephen Paddock e la foto di Marylou Danley

 
La polizia pubblica la foto della donna asiatica ricercata in connessione con la sparatoria. Mary Lou Danley è nata il 12 dicembre 1954. La donna è considerata una ”persona di interesse” e viveva con l’aggressore che ha sparato sul concerto di musica country. L’uomo ha sparato dal 32mo piano del Mandalay Bay hotel mentre sul palco si esibiva Jason Aldean.


on il bilancio delle vittime salito a 50 – e non è detto che non aumenti ancora, visto che i feriti sono 200 – l’attacco della scorsa notte contro un festival di musica country a Las Vegas diventa la peggiore sparatoria di massa nella storia degli Stati Uniti. Il primato negativo spettava finora all’attacco del 12 giugno del 2016 contro il ‘Pulse’, un night club gay di Orlando, in Florida, dove il 29enne Omar Mateen, uccise 49 persone e ne ferì altre 53.

Potrebbe interessarti anche