La strada a Roma piena di uccelli morti per i botti di Capodanno

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-01-01

Chi ha passato la mezzanotte del 31 dicembre a Roma ha notato che i botti di Capodanno per la fine del 2020 sono stati più forti e numerosi del solito. E foto e video testimoniano che hanno causato delle piccole vittime: uccellini che sono morti per lo spavento cadendo sull’asfalto di via Cavour

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Chi ha passato la mezzanotte del 31 dicembre a Roma ha notato che i botti di Capodanno per la fine del 2020 sono stati più forti e numerosi del solito. E foto e video testimoniano che hanno causato delle piccole vittime: uccellini che sono morti per lo spavento cadendo sull’asfalto di via Cavour

La strada a Roma piena di uccelli morti per i botti di Capodanno

Roma ieri notte sembrava Beirut, spiega qualcuno:

E non è il solo che ha notato quanto numerosi e forti siano stati i botti. C’è chi paragona la capitale a Pearl Harbor:

Perfino Salvini ha fatto un commento sui fuochi artificiali:

Eppure, secondo l’ordinanza della sindaca Raggi, i botti erano vietati:

Ma il divieto, come ogni anno, è stato ignorato da tutti. A farne le spese numerosi uccellini, secondo qualcuno storni, quelli che creano quelle meravigliose nuvole dinamiche nel cielo al tramonto:

Ci sono anche dei video che mostrano il terrore degli uccellini:

Gli uccelli vivi sono rimasti accanto agli altri, frastornati e terrorizzati:

Il fenomeno purtroppo è ben conosciuto. La Lipu spiega che “Riguardo gli animali selvatici, in particolar modo per l’avifauna che spesso non viene considerata, lo scoppio dei fuochi artificiali in piena notte provoca danni inimmaginabili; nell’avifauna selvatica un botto causa uno spavento tale che può provocare la morte per infarto o li induce a fuggire dai dormitori costituiti da alberi e siepi (da qui l’importanza del verde urbano e di non capitozzare drasticamente le chiome degli alberi), e a volare al buio alla cieca anche per chilometri, andando a morire addosso a qualche muro o cavo elettrico; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi su un manufatto, spesso muoiono investiti dalle automobili o assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo”.

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