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Roberto Gravina: il sindaco M5S di Campobasso e il bonus 600 euro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-12

Il primo cittadino ha detto di aver devoluto parte del bonus in beneficenza mentre un’altra tranche è stata devoluta al fondo per COVID-19 della città. “Confessa” anche un assessore delle Marche

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Anche il sindaco del MoVimento 5 Stelle di Campobasso Roberto Gravina ha percepito il bonus da 600 euro. A scriverlo oggi è stato ISNews, ricordando anche che da quando è alla guida del comune percepisce un’indennità di 4700 euro lordi, ovvero 3600 netti. Il sindaco ha detto di aver devoluto parte del bonus in beneficenza mentre un’altra tranche è stata devoluta al fondo per COVID-19 della città.

moreno pieroni

Il primo cittadino ha confermato poi all’ANSA: “Mi spiace che si sia ingenerato un problema che a mio avviso non è equiparabile a quello che è accaduto – ha spiegato – semplicemente perché l’erogazione da parte della Cassa forense viene riconosciuta a chi ha dimostrato di aver avuto un calo del fatturato. Io non vivo di politica, faccio l’avvocato, ma quella erogazione l’ho immediatamente devoluta al fondo del Comune attraverso un bonifico. La seconda – ha aggiunto – sinceramente non me l’aspettavo, ma sottolineo di averle donate entrambe al Comune”. Oggi ha “confessato” anche l’assessore regionale al Turismo Moreno Pieroni, titolare al 50% in società di uno studio odontotecnico, che – come riporta il Corriere Adriatico – racconta di aver ricevuto il bonus il 30 giugno, senza aver saputo che fosse stato richiesto dal socio, e di avere, il 9 luglio, girato accrediti per gli stessi importi ricevuti alla Caritas di Loreto e Castelfidardo e al Centro turistico giovani Loreto, aggiungendo anche 200 euro. “Sarebbe bastato bloccare l’accesso ai contributi ai parlamentari e rappresentanti delle Regioni per evitare tutto questo – dice Pieroni, che si candiderà a sindaco di Loreto, a proposito dei vari casi di bonus richiesti ed emersi nei giorni scorsi -. Sono invece d’accordo sul fatto che gli amministratori locali, sindaci e assessori, possano chiedere il bonus visto che i rimborsi istituzionali sono minimi e se viene a mancare il sostegno di un’altra attività i disagi economici possono farsi sentire in tutte le altre famiglie”.

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