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Il video dei rider in attesa del treno dopo il lavoro a Milano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-13

Il video è stato pubblicato sulla pagina Facebook ‘Deliverance Milano’, un sindacato di fattorini che fanno le consegne di cibo a domicilio. Le immagini, secondo il sindacato dei fattorini, “parlano da sole: molti di loro non hanno nemmeno i dispositivi di protezione individuale, costretti a lavorare spesso al limite, al di sotto di ogni standard di salute e sicurezza, senza tutele e senza diritti”

Milano, un esercito di rider torna dopo una giornata di lavoro. Sono centinaia di ragazzi, migliaia, la maggior parte migranti che tutti i giorni prendono un treno suburbano per venire a lavorare in città, per poi fare ritorno nelle loro case, dopo il turno serale. Vengono dall’hinterland milanese per lo più, ma anche dalle province limitrofe di Bergamo, Monza e Brianza, Varese, Sondrio, Lecco”. E’ la didascalia ad un video che mostra molti rider, con lo zaino delle consegne sulle spalle e la bicicletta, uno a fianco all’altro, che attendono, unici passeggeri sulla banchina, un treno suburbano alla stazione milanese di Porta Garibaldi.

video rider milano deliverance

Il video è stato pubblicato sulla pagina Facebook ‘Deliverance Milano’, un sindacato di fattorini che fanno le consegne di cibo a domicilio. Le immagini, secondo il sindacato dei fattorini, “parlano da sole: molti di loro non hanno nemmeno i dispositivi di protezione individuale, costretti a lavorare spesso al limite, al di sotto di ogni standard di salute e sicurezza, senza tutele e senza diritti”.

E’ proprio in un momento come questo di emergenza sanitaria nazionale e di allarme sociale generalizzato che decidiamo in che tipo di società intendiamo vivere: una società che lascia indietro gli ultimi scambiando sushi, pizza e patatine come un servizio essenziale, una coccola che qualcuno può concedersi ai danni di qualcun’altro (una società malata evidentemente) o una società in cui le istituzioni sono in grado di garantire il benessere collettivo e la salvaguardia della salute pubblica?

Nessuno deve esser lasciato indietro, dicevamo, ma è passato un mese e niente è cambiato.

Servono risposte immediate e concrete da parte delle società di food delivery che non offrono soluzioni puntuali ai lavoratori, benché la fase sia così delicata. Abbiamo chiesto un incontro tra le parti sociali. Chiediamo che Assodelivery, Prefettura e le amministrazioni territoriali (Regione Lombardia e Comune di Milano) dovranno assicurare l’applicazione dei protocolli e che le nostre richieste, espresse nel documento “10 punti per un delivery al sicuro”, non cadano inascoltate.

Ne va della vita di tutt*, c’è in gioco il nostro futuro.

deliverance milano

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