Le 21 condizioni per la riapertura delle Regioni dal 18 maggio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-13

Le 21 condizioni per la riapertura delle Regioni dal 18 maggio: da lunedì 18 maggio, quando i governatori daranno il via libera alla riapertura di negozi, bar, ristoranti, parrucchieri e spiagge, dovrebbe essere possibile spostarsi anche per incontrare gli amici

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Il Corriere della Sera riepiloga oggi in un’infografica le 21 condizioni per la riapertura delle Regioni dal 18 maggio: da lunedì 18 maggio, quando i governatori daranno il via libera alla riapertura di negozi, bar, ristoranti, parrucchieri e spiagge, dovrebbe essere possibile spostarsi anche per incontrare gli amici, andare a mangiare una pizza in compagnia di chi si vuole e anche soggiornare nelle seconde case. Purché all’interno della propria regione. «Decideremo entro il fine settimana», conferma il ministro Roberto Speranza.

Solo la circolazione tra regioni confinanti e a basso rischio potrebbe ripartire prima, mentre se un territorio è al sicuro e quello limitrofo no, passare il confine liberamente non sarà possibile. L’ipotesi su cui si lavora è l’obbligo di sottoporsi a un test sierologico nella settimana precedente allo spostamento in un’altra Regione. Lo strumento fondamentale per la regia delle riaperture è il decreto della Salute con le regole del monitoraggio, in cui sono indicati i valori di allerta che consentono di valutare il rischio attraverso 21 indicatori che devono soddisfare tre requisiti (capacità di monitoraggio, capacità di accertamento diagnostico e tenuta dei servizi sanitari). Il primo bilancio si farà domani e se la curva del contagio sarà sotto controllo, dall’1 giugno sarà possibile attraversare le frontiere interne.

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Le 21 condizioni per la riapertura delle Regioni dal 18 maggio (Correre della Sera, 13 maggio 2020)

Le 21 condizioni sono: 1) numero di casi sintomatici notificati; 2) numero di casi notificati; 3) numero di casi notificati per mese; 4) numero di casi notificati in cui è riportato il comune di domicilio; 5) numero di checklist; 6) numero di strutture residenziali sociosanitarie; 7) percentuale di tamponi positivi; 8) Tempo tra data inizio sintomi e data di diagnosi; 9) tempo tra data inizio sintomi e data di isolamento; 10) Numero, tipologia di figure professionali dedicate al contact-tracing; 11) numero e tipologia di figure professionali dedicate al monitoraggio dei contatti stretti; 12) numero di casi confermati di infezioni in regione; 13) numero di casi riportati alla Protezione Civile; 14) RT calcolato sulla base dell’indice ISS; 15) numero di casi riportati alla sorveglianza-sentinella COVID; 16) numero di casi per data diagnosi; 17) numero di nuovi focolai di trasmissione; 18) numero di nuovi casi di infezione confermata da SARS-COV-2; 19) numero di accessi al PS con classificazione ICD-9; 20) tasso di occupazione dei posti letto totali di terapia intensiva; 21) tasso di occupazione dei posti letto totali.

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