Quello che ha giocato la carta «Uscite gratis di prigione»

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-03-30

Storia di Neil Moore, il truffatore che con una email riesce a convincere le guardie a scarcerarlo

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Neil Moore è un genio della truffa, non ci sono altri modi per definirlo. A 28 anni è già accusato di una serie di truffe per un totale di 1.8 milioni di sterline (quasi due milioni e mezzo di euro). Una volta arrestato però non si è arreso ed ha escogitato un metodo davvero ingegnoso per evadere dalla custodia preventiva dalla prigione di Wandsworth, nei dintorni di Londra. Wandsworth (considerata una delle prigioni più sicure d’Inghilterra) è la stessa prigione dalla quale è evaso nel 1965 Ronnie Biggs, la mente e uno dei protagonisti della “Grande rapina al treno” del 1963.
 

I veri indirizzi email e il dominio del tribunale di Southwark (fonte: https://courttribunalfinder.service.gov.uk/courts/southwark-crown-court)
I veri indirizzi email e il dominio del tribunale di Southwark (fonte: https://courttribunalfinder.service.gov.uk/courts/southwark-crown-court)

UN CELLULARE E UNA FALSA IDENTITÀ
Moore, che utilizzando quattro diverse identità (di cui una femminile), ha sottratto denaro a colossi bancari come i Lloyds, Santander e Barclays una volta rinchiuso in carcere ha messo immediatamente in atto un piano per riuscire ad evadere. Non si è trattato di un’azione spettacolare con complici ad aspettarlo fuori o di qualche altro stratagemma cinematografico. Neil Moore ha semplicemente pensato che il modo migliore per uscire di prigione era quello di farsi scarcerare dalle stesse autorità giudiziarie che lo avevano imprigionato. E così, grazie ad un telefono cellulare introdotto illegalmente all’interno del penitenziario, Moore riesce a creare un sito Web con il dominio simile a quello del sito ufficiale del tribunale di Southwark. Un trucco davvero banale: il sito di Moore usava i trattini al posto dei punti, ma nessuno si è accorto della differenza. Dopodiché Moore, spacciandosi per un impiegato del tribunale, ha inviato all’ufficio di custodia cautelare del carcere di Wandsworth una email con le istruzioni per il suo rilascio su cauzione. Incredibilmente il piano ha funzionato e Moore è stato liberato nonostante nel finto documento avesse sbagliato a scrivere il nome del tribunale scrivendo “Southwalk Crown Court”. Il fatto è stato scoperto solo perché il consulente legale dei Moore si è presentato a Wandsworth per un colloquio e si è sentito rispondere che il suo cliente aveva ottenuto la libertà su cauzione. Tre giorni dopo Moore si è presentato alle autorità e si è fatto nuovamente arrestare. A differenza di Biggs, la cui fuga è durata 36 anni quella di Neil è durata davvero molto poco.
 

 
UN ABILE MANIPOLATORE
Le truffe per cui è stato accusato Moore si sono svolte con lo stesso schema grazie al quale è riuscito a uscire di prigione. L’uomo ha infatti semplicemente telefonato alle banche utilizzando una falsa identità e fingendo di lavorare per l’ufficio anti-frode di altre banche (Royal Bank of Scotland, Bank of America e Bank of New York). Utilizzando la scusa che la sicurezza dei sistemi delle banche era stata compromessa Moore riusciva a farsi dare i codici di accesso per poter spostare il denaro in un posto “sicuro”. Un po’ come le email di spam che vi arrivano dai finti indirizzi email di Poste Italiane o di altre banche. Solo che l’abilità di Moore era nel riuscire a fare tutto questo “a voce”. Le sue capacità sono così straordinarie che in un caso è stato necessario il ricorso ad un esperto per stabilire che la voce femminile registrata non era quella della sua compagna Kristen Moore ma proprio quella di Neil.
Foto copertina via Wikipedia.org

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