Quanto guadagnano i giornalisti RAI

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-03-04

E perché il servizio pubblico si configura sempre di più come uno spreco di soldi

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Carlo Tecce sul Fatto Quotidiano tocca un argomento che farà felici i colleghi: quanto guadagnano i giornalisti in RAI. Un’azienda con 12mila dipendenti e 10mila collaboratori che ha un costo del lavoro pari a 905 milioni di euro: ma quello che colpisce è la mappa dell’organico che la RAI ha inviato all’azionista di controllo, il miniostero dell’Economia, e aggiornata al 31 dicembre 2013. All’epoca erano 1581 i giornalisti assunti con contratto a tempo indeterminato, e la metà di questi guadagna 105mila euro l’anno, oltre a essere caposervizi (sono 279). I dirigenti giornalisti, ovvero dai capiredattori in su, sono 303 e guadagnano dai 120mila ai 240mila euro l’anno. Poi ci sono i 64 inviati speciali che guadagnano 126mila euro ciascuno, i redattori ordinari che arrivano in media a 85mila euro (e sono 688) e i collaboratori che ricevono non più di 54mila euro. Poi gli altri numeri:

 Viale Mazzini per funzionare ha bisogno di 262 dirigenti, una decina lambisce il tetto dei 240.000 euro. Nel 2013, gestione di Gubitosi, la Rai ha assunto 13 dirigenti e ha fatto 35 promozioni con adeguamento della retribuzione. Il personale, esclusi i giornalisti, conta 8.501 dipendenti: 2.466 impiegati, 470 funzionari semplici, 293 funzionari di fascia superiore (media di 67.000 euro). Il prospetto rendiconta anche le spese per 11 medici, 108 orchestrali, 1.537 impiegati di produzione, 1.624 addetti alla regia, 870 operai e 142 tecnici. È molto ampia la voce “lavoratori a tempo determinato”, una piccola Rai dentro l’immensa Rai: sono 1.360, in buona parte giornalisti (262) e personale di regia (349).
E poi l’ultima tabella è quella che condensa tutti gli equivoci di viale Mazzini. L’intestazione è asettica “collaboratori con contratto di lavoro autonomo, a progetto e partite Iva”, ma si tratta di una comunità di precari – perché sono 10.019 e costano 110 milioni di euro – che sono fondamentali per mandare in onda i programmi Rai. Per la precisione, i precari senza tutele vanno rintracciati nel gruppo di 9.800 lavoratori su 10.019 che guadagnano da poche decine di migliaia di euro a un massimo di 80.000. Il resto ha ingaggi elevati: 175 oscillano tra gli 80.000 e i 240.000 euro e in 31, fino al 2013, sforavano quota 310.000 euro.

A questa tragedia aggiungiamo altre informazioni, con l’ausilio delle infografiche. La prima è sulla differenza tra il bilancio della RAI e quello della BBC:

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RAI-BBC, bilanci a confronto (LaVoce.info)

La seconda è il confronto tra i lavoratori RAI (nel 2012) e la BBC:
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I lavoratori in Rai e BBC a confronto (Lavoce.info)

E la terza è il confronto tra le retribuzioni, da cui si evince che il lavoratore RAI prende in media più di quello della BBC:
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Il costo del lavoro medio in RAI e BBC (Lavoce.info)

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