«Il caos a Torre Maura? Colpa del Comune»

L. P., che da 20 anni insegna in periferia, in un grande istituto del quadrante sud est di Roma, proprio nella classe frequentata da Simone di Torre Maura, ha rilasciato oggi un’intervista a Repubblica che la colpa del caos è del Comune di Roma, che ha abbandonato il quartiere e ha sbagliato nella vicenda:

«Diciamo che i rom, nell’immaginario collettivo, sono visti in un certo modo da tutti noi, sono i paria della società. La questione dei nomadi è una ferita sempre aperta perché sono una minoranza, come ha detto Simone, e un bersaglio facile. Ma questo è anche un problema di come si comportano le istituzioni: se lasci incancrenire la situazione, fai proliferare i campi rom, poi li chiudi e butti la gente in strada crei solo disagio su disagio».

E quando esiste questo disagio, l’estrema destra prova a pilotarlo.
«La politica sta facendo il suo gioco molto sporco e che punta ad attrarre persone magari vessate, con tanti problemi alle spalle, con una rabbia repressa che poi esplode in queste modalità. Ma non mi sento di qualificare tutte queste motivazioni come razzismo. I comportamenti, quelli che abbiamo visto, sì».

C’è il rischio che passi, anche tra i più giovani, il messaggio che solo protestando in questo modo si ottengono risultati?
«Purtroppo sì, perché prima le istituzioni non hanno preparato il terreno a questa convivenza, poi hanno fatto dietrofront. Così si ha la sensazione di aver vinto grazie a un gesto violento. Il Comune, in questo caso, ha sbagliato due volte: non ha agevolato un arrivo concertato dei rom e ha fatto una ritirata precipitosa».

E il professore di italiano e storia di Simone chiude così la polemica sul linguaggio usato dal ragazzo innescata dal tweet di Elena Stancanelli:

Intanto la storia di Simone è finita anche sul Guardian:

This footage of an Italian boy who stood up to fascists has won him plaudits across Italy and the internet. To read the full story: https://t.co/iApqV7YEjx pic.twitter.com/tExRskM29J

— The Guardian (@guardian) 5 aprile 2019

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