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Piazza San Carlo, Maurizio Montagnese indagato per omicidio colposo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-06-28

Il presidente di Turismo Torino ha ricevuto l’avviso di garanzia lunedì sera. Potrebbero esserci anche altri nomi sul registro degli indagati. Nel caso, sarebbe un atto dovuto

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Il presidente di Turismo Torino Maurizio Montagnese è indagato per omicidio colposo per la morte di Erika Pioletti e il ferimento di altri mille e 500 tifosi in piazza San Carlo. Scrive La Stampa nella cronaca di Torino che Montagnese ha ricevuto l’avviso di garanzia lunedì sera negli uffici della Digos, dove è stato interrogato dai pm Vincenzo Pacileo e Antonio Rinaudo.

Piazza San Carlo, Maurizio Montagnese indagato per omicidio colposo

Montagnese era stato convocato in procura per la querela di alcuni feriti di piazza San Carlo e si era presentato come assistito dall’avvocato Fulvio Gianaria. Il presidente di Turismo Torino non è il solo iscritto, spiega La Stampa:

Il presidente di «Turismo Torino» aveva appena finito di ricostruire la vicenda, per quanto lo riguardava: dalla richiesta di organizzare la manifestazione, all’iter burocratico, alla fase pratica. Ma è tutto coperto dalla «secretazione» imposta dai magistrati. Lo stesso vale per il numero di personaggi finiti sott’inchiesta.
Per quanto riguarda le querele, molte riportano l’indicazione dei responsabili in modo vago (Comune, prefettura, questura e organizzatori della manifestazione), altre individuano le figure istituzionali (sindaco, prefetto, questore e responsabili di «Turismo Torino»). Potrebbero esserci anche quei nomi sul registro degli indagati. Nel caso, sarebbe un atto dovuto, per offrire loro le garanzie di legge previste per chi è sott’inchiesta. Oppure, la procura attende di avere un quadro della situazione più completo, prima di coinvolgere personaggi di quel «calibro» nella vicenda.

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Ora i magistrati dovranno individuare i vari responsabili dell’organizzazione di piazza San Carlo: e per farlo non potranno soltanto «affidarsi alle deleghe perché non basta aver firmato un documento per delegare a qualcuno una funzione o un incarico: è necessario che la legge riconosca quella procedura, trasferendo onori e oneri collegati da una persona all’altra».

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