Ocean Viking, i 182 naufraghi e i 14 bimbi a bordo della nave di MSF

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-21

La nave umanitaria Ocean Viking, gestita in collaborazione da MSF e SOS Mediterranée, ha effettuato nei giorni scorsi quattro diversi salvataggi soccorrendo 217 persone, di cui 35 nella zona di ricerca e soccorso maltese

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Tra i 182 migranti rimastisenza porto – a bordo della Ocean Viking ci sono 14 bimbi, la più piccola di appena 8 giorni: metà della sua vita l’ha passata su una nave di salvataggio. Lo racconta Medici Senza Frontiere. Molti, ricorda la ong che gestisce la nave insieme a Sos Mediterranee, “sono stati rinchiusi in centri di detenzione, esposti alla violenza ed all’incertezza. Europa, ritardare il loro sbarco è disumano”. La Ocean Viking, che ha chiesto il place of safety ad Italia e a Malta, si trova ad una ventina di miglia da Linosa.

Ocean Viking, i 182 naufraghi e i 14 bimbi a bordo della nave di MSF<&h2>

La nave umanitaria Ocean Viking, gestita in collaborazione da MSF e SOS Mediterranée, ha effettuato nei giorni scorsi quattro diversi salvataggi soccorrendo 217 persone, di cui 35 nella zona di ricerca e soccorso maltese sotto il coordinamento delle autorità maltesi. Le autorità maltesi hanno comunicato alla Ocean Viking di trasferire i 35 migranti salvati ieri su una motovedetta militare dell’isola ma 182 persone – fa notare Msf – “restano ancora bloccate sulla Ocean Viking senza un porto sicuro assegnato”. Tra loro ci sono bambini, una donna incinta e anche un neonato.

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Ocean Viking: foto da Twitter

“Chiediamo ai leader europei di trovare una soluzione immediata per lo sbarco delle 182 persone ancora a bordo e un meccanismo di sbarco predeterminato per tutte le persone soccorse nel Mediterraneo centrale”, sottolinea Msf, che prosegue: “Nonostante i recenti segnali positivi, la burocrazia europea e futili ragionamenti hanno ancora una volta prevalso sulla sicurezza e il benessere di uomini, donne e bambini vulnerabili – perfino di un neonato – a cui è stato negato il diritto di sbarcare tempestivamente a terra, dopo essere sopravvissuti a un’ordalia di violenze in Libia e alla traversata mortale del Mediterraneo. È una presa in giro che l’unica destinazione proposta per queste persone sia stata la Libia – lo stesso paese da cui fuggivano e dove hanno subito trattamenti orribili – in violazione del diritto internazionale. Sembrava che in vista dell’incontro a La Valletta di lunedì, i leader europei fossero sul punto di iniziare a cambiare politiche migratorie che sono costate innumerevoli vite nel Mediterraneo. Ma ora hanno perso di nuovo l’occasione di dimostrare qualunque effettivo e onesto impegno verso il destino delle persone soccorse in mare”. “Le 182 persone sulla Ocean Viking aspettano di ricevere un porto sicuro senza ulteriori ritardi”, conclude Msf.

Foto copertina da MSF

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