Attualità

Eleonora Brigliadori, Nadia Toffa e le magie per ingannare i malati di tumore

Giovanni Drogo 03/10/2016

Nadia Toffa delle Iene si è calata nel mondo magico dove il corpo astrale di Eleonora Brigliadori cura i malati di tumore con la sola imposizione delle mani e l’aiuto di una pomata per le emorroidi

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Eleonora Brigliadori continua la sua ascesa nell’empireo delle personalità in lizza per il Premio Nobel per la Medicina. Dopo le dichiarazioni fatte a Virus e la rissa con Maurizio Costanzo ieri sera è toccato a Nadia Toffa andare alla caccia dell’ex signorina buonasera di Canale 5 che non solo sostiene di essere guarita dal cancro senza la chemioterapia, che i vaccini non servono a nulla e che le donazioni di sangue sono demoniache perché rubano l’essenza vitale delle persone ma dispensa consigli su come curarsi senza dover ricorrere alla medicina criminale, ovvero alla medicina ufficiale.

Eleonora Brigliadori ti cura dal cancro al… di next-quotidiano

Eleonora Brigliadori contro le Iene e Nadia Toffa

La Brigliadori da qualche tempo è tornata alla ribalta proprio grazie alle sue bizzarre teorie sulla salute pubblica. Dopo essere stata candidata con i Verdi in Campania l’unica cosa che sapevamo di lei è che credeva nell’efficacia dell’urinoterapia, ovvero la pratica di sentirsi puliti dentro e belli fuori bevendo la propria plin-plin. Ma poco a poco leggendo i suoi post abbiamo scoperto che tra un tutorial su come costruire la propria bacchetta magica e una danza di saluto al Sole e agli angeli la Brigliadori si faceva portatrice di teorie pseudoscientifiche raccapriccianti. Quando morì l’attrice Carrina Huff la Brigliadori si affrettò a spiegare su Facebook che l’attrice britannica non era morta a causa del tumore al seno contro il quale lottava da anni ma per colpa del sistema farmaceutico e delle cure sbagliate alla quale si era sottoposta. Quasi una sorta di suicidio insomma, visto che le “cure giuste” per il cancro al seno esistono e sono alla portata di tutti. Ma quali sono? Si tratta della famigerata Nuova Medicina Germanica (altrimenti conosciuta come Metodo Hamer), una “terapia” che vanta l’invidiabile record di riuscire ad uccidere tutti i suoi pazienti. Secondo il metodo inventato dall’ex-dottor Ryke Geerd Hamer i tumori non sono altro che la manifestazione di una “sofferenza psicologica” o di una colpa da espiare e come tali vanno trattati. Va da sé quindi che sia necessario rifiutare completamente terapie la cui efficacia è provata come ad esempio la chemioterapia.

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La pacata reazione della Brigliadori prima della messa in onda del servizio delle Iene


Il motivo per cui la NMG ha molta presa sui pazienti è semplice, lo hanno spiegato ieri a Nadia Toffa e alle Iene le donne che amministrano la pagina Facebook Eleonora Brigliadori: Disinformazione criminale. Quello che Hamer e la Brigliadori “offrono” è la speranza che si possa guarire dal cancro senza sottoporsi a cure dolorose; chiunque – spiega una di loro – potendo scegliere tra un ciclo di chemioterapia con eventuale intervento chirurghico e una semplice pomata (in realtà una crema per le emorroidi) da spalmare una volta al giorno per “sciogliere i noduli al seno” sceglierebbe l’ultima ipotesi. Perché la disperazione e la paura sono tante e tali che si è disposti a credere a qualsiasi cosa pur di “salvarsi” ed è proprio su queste paure che fanno leva persone come la Brigliadori per offrire false speranze. Ma anche se quella crema, quel gel, quel rimedio omeopatico o quella “benedizione” non sono tossiche o nocive uccidono in un modo ancora peggiore: distolgono il malato dalla possibilità di accedere a cure che potrebbero realmente salvargli la vita. Perché la Nuova Medicina Germanica non si “affianca” alla medicina ufficiale: ne rigetta i principi cardine e mira a sostituirla nella presa in carico dei pazienti.
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Eleonora Brigliadori alla ricerca del suo corpo astrale

Alle Iene è emerso quello che già sappiamo sulla Brigliadori, che sostiene che gli interventi chirurgici (nella cura del tumore al seno) siano totalmente inutili e che i medici non sappiano nemmeno quello stanno facendo perché “drogati”. La Brigliadori non è certo l’unica a sostenere teorie alternative sulla genesi e la cura dei tumori, Tullio Simoncini è un ex-medico famoso per sostenere che il cancro è un fungo e come tale va curato con intrugli a base di limone e bicarbonato. Eccola qui, la cura facile, poco costosa (così non fa ingrassare Big Pharma), alla portata di tutti che promette di liberare il paziente da un male fisico e spirituale.
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La Brigliadori però, al contrario di Hamer, di Simoncini o di Gabriella Mereu, non è mai stata un medico. Eppure come mostra il servizio di Nadia Toffa la showgirl non si fa alcun problema a dare consigli medici sia al telefono sia in consulti vis-à-vis dove spiega che “di tumore non si muore” oppure che sono i medici stessi a uccidere i pazienti, non il tumore. Oncologi e chirurghi, spiega la Brigliadori, “sono come i gerarchi nazisti” e continuano a sterminare migliaia di persone per i loro loschi interessi.

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Come fosse antani con scappellamento a destra


Come ci si cura quindi? Alla “complice” delle Iene la Brigliadori spiega che la soluzione sta tutta nel nostro corpo astrale, ecco la grandissima supercazzola sui poteri degli antichi che propina ad una malata di cancro che le sta chiedendo un consiglio:

Quando tu hai un tumore al seno vuol dire che per un certo tempo i tuoi pensieri sono stati monolaterali e questo accendere il corpo astrale ha fatto sì che questa parte soprasensibile penetrasse nelle cellule che però sono governate dalla periferia, quindi aumentando il nucleo in quella zona dove il corpo astrale penetra abbiamo la possibilità di frenare questo effetto distruttivo.

Tutto chiaro no? Il metodo è molto semplice e ricorda da vicino la Terapia Verbale di Gabriella Mereu. Si adotta uno stile e una terminologia parapsicologica (“pensieri monolaterali”) per far credere all’interlocutore di stare conducendo una pseudo-psicoterapia. Ma al tempo stesso si infarcisce il discorso con termini presi di peso dalla New Age in modo da creare una connessione con un entità che il paziente non conosce (perché non esiste) e si deve impegnare a trovare per poter compiere il suo processo di guarigione. In questo modo si fa credere al malato che ci si sta rivolgendo a lui e a lui solo, con un approccio non standardizzato e normato da statistiche e tabelle cliniche. Ma in realtà non c’è niente di personale in questa analisi della malattia che viene fatta sempre uguale per ogni paziente. L’idea quindi che la NMG o altre pseudomedicine si prendano cura del singolo paziente è solo un’illusione generata dal modo in cui questi ciarlatani giocano con le parole. La “comprensione” che la Brigliadori dimostra di avere per i malati e le loro sofferenze è solo una messinscena: a nessuno di costoro interessa davvero curare o guarire un malato di cancro.

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