Attualità
Mohamed Amri: arrestato il presunto artificiere
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-11-16
L’uomo ha detto di aver riportato Abdeslam Salah a Molenbeek da Parigi ma di non sapere di una sua partecipazione agli attentati. Secondo gli inquirenti potrebbe far parte del quarto commando che ha riportato i terroristi a Bruxelles. E potrebbe anche aver preparato le bombe
Mohamed Amri è il nome del presunto artificiere che avrebbe preparato le cinture da kamikaze per gli attentati di Parigi. L’uomo è stato arrestato dalla polizia belga e risulta essere il proprietario della Golf sequestrata in Rue Dubois Thorn e che ha riportato Salah Abdeslam nel quartiere di Molenbeek a Bruxelles. Amri, riferiscono i media francesi, ha detto che non conosceva le intenzioni di Salah Abdeslam, che rimane l’uomo più ricercato d’Europa.
Mohamed Amri: arrestato il presunto artificiere degli attentati di Parigi
Nel corso dell’interrogatori Mohamed Amri ha detto agli investigatori di aver effettivamente preso Salah Abdeslam a Parigi dopo gli attacchi, ma che non sapeva che quest’ultimo era coinvolto nella strage che ha fatto 130 morti. Amri ha detto di aver ricevuto una chiamata da Salah tra venerdì e sabato, ma che non aveva idea delle intenzioni terroristiche dell’uomo. Amri ha anche confermato che lui e il suo compagno sono stati fermati sulla via del ritorno a Bruxelles, anche a Cambrai dove era stata controllata. Nell’auto si trovava una terza persona. Mohamed Amri è stato posto in stato di arresto con l’accusa di partecipazione alle attività di un gruppo terroristico. I suoi avvocati Xavier Carette e Sophie Wagner confermano le informazioni ma non vogliono commentare. Mohamed Amri è stato arrestato sabato durante le perquisizioni condotte nel suo appartamento sulviale di John Hoese, a Molenbeek. Il suo garage e la sua cantina sono stati ispezionati. La sua macchina, una Golf, è stata sequestrata a Molenbeek. Intanto, secondo informazioni raccolte da Liberation, nelle indagini starebbe prendendo corpo la pista di una “quarta squadra” di terroristi che avrebbero appoggiato i killer della serata di venerdì. Salah Abdeslam, fratello del Kamikaze che si è fatto esplodere al «Comptoir Voltaire» avrebbe beneficiato di sostegno logistico per lasciare la capitale. La golf grigia nella quale l’uomo è stato controllato con altri due uomini a Cambrai e poi rilasciato sarebbe stata avvistata da telecamere di videosorveglianza percorre la stessa via in senso inverso e sarebbe stato quindi individuata lungo la strada tra Bruxelles e Paarigi. Il nuove elemento accredita l’ipotesi di una quarta squadra di terroristi che, dopo gli attentati, sarebbe venuto a cercare Salah Abdeslam per metterlo in salvo.
Le connessioni tra le stragi e la Siria
I cinque kamikaze di Parigi già identificati erano stati in Siria, così come il terrorista Salah Abdeslam, ancora ricercato. Abdeslam, è tornato in Europa probabilmente a settembre, quando è stata aperta la frontiera austriaca. Lo riferisce l’emittente televisiva francese “BFM TV” citando fonti investigative. Salah aveva noleggiato in Belgio la Volkswagen Polo utilizzata dal commando dell’attacco al teatro Bataclan. I cinque kamikaze erano quattro cittadini francesi e accanto ad un quinto è stato trovato un passaporto siriano. Secondo i servizi segreti belgi, anche il fratello di Salah, Brahim, 31 anni, residente in Belgio, è stato in Siria. Si è fatto saltare in aria nel bar in boulevard Voltaire. Ismael Omar Mostefai, francese, 29 anni, altro kamikaze del Bataclan, era stato nel Paese arabo almeno 2 anni e la Francia era stata allertata dalla Turchia. Samy Amimour, 28enne di Drancy, alle porte di Parigi, altro attentatore suicida della sala concerti, era in Siria dal 2013, quando violò il regime di controllo che gli fu imposto in Francia dopo un tentativo di andare in Yemen. Il francese Bilal Hafdi, 20 anni, mamikaze allo stadio, era stato in Siria a marzo. L’altro terrorista dello stadio, Ahmad Al Mohammad, è quello accanto al quale è stato trovato il passaporto siriano registrato in Grecia. “Per quanto riguarda mio fratello, non sappiamo dove sia”, ha risposto il fratello, Mohammed Abdeslam, intervistato dall’emittente televisiva belga Rtl nella casa della famiglia a Bruxelles. Mohammed è stato rilasciato stamane dalla polizia senza incriminazioni, dopo essere stato fermato due giorni fa, all’indomani della serie di attentati nella capitale francese.
Foto copertina da Twitter