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Maurizio De Giulio: chi è l'uomo che ha ucciso con un furgone Elisa Ferrero

di Mario Neri

Pubblicato il 2017-07-10

Avrebbe investito intenzionalmente la moto, lanciando il furgone a tutta velocità. «Qualche chilometro prima — ha riferito un automobilista che seguiva moto e furgone — i due mezzi si sono affiancati e fermati. C’è stata una lite, insulti e minacce. Il centauro ha dato una forte manata contro il finestrino del furgone e poi è ripartito»

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Nel pomeriggio di ieri sulla Statale 24, in Val di Susa, il guidatore di un van, Maurizio De Giulio,dopo una lite ha raggiunto e travolto due fidanzati su una moto. Nella caduta è morta una ragazza, Elisa Ferrero. Il suo compagno, Matteo Penna, è gravissimo.

Maurizio De Giulio, Elisa Ferrero e Matteo Penna

Maurizio De Giulio, 51 anni, viaggiava insieme con la compagna e la figlia. Secondo la ricostruzione dei militari, che si fonda su alcune testimonianze concordi, De Giulio avrebbe investito intenzionalmente la moto, lanciando il furgone a tutta velocità. «Qualche chilometro prima — ha riferito un automobilista che seguiva moto e furgone — i due mezzi si sono affiancati e fermati. C’è stata una lite, insulti e minacce. Il centauro ha dato una forte manata contro il finestrino del furgone e poi è ripartito».

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Elisa Ferrero, coinvolta nell’incidente con Maurizio De Giulio e Matteo Penna (foto da: Corriere della Sera)


I carabinieri della compagnia di Susa hanno arrestato per omicidio stradale l’autista del furgone, residente a Nichelino. L’uomo è risultato positivo all’alcool test. Penna è in coma ed è stato sottoposto a un primo intervento chirurgico per l’amputazione di una gamba. L’urto è avvenuto in una rotonda all’imbocco dell’abitato di Condove, in località Gravio, ed è stato molto violento. I due giovani sono stati scaraventati sull’asfalto. La donna, di Moncalieri, è morta praticamente sul colpo.

L’incidente di Condove

La Stampa racconta che  Maurizio De Giulio già nell’estate di sette anni fa era stato arrestato per aver provocato un altro incidente. Anche quella volta era ubriaco: dopo aver litigato con la moglie, era salito in auto e aveva causato uno scontro. Aveva bruciato un semaforo rosso e si era schiantato contro le auto incolonnate. Non soddisfatto, aveva aggredito i vigili urbani che lo invitavano a salire sull’ambulanza. La sua rabbia non si era placata nemmeno in ospedale, quando aveva minacciato due carabinieri, che tra l’altro si trovavano lì solo per caso. Sotto il sedile del furgone, ribaltato in mezzo alla strada, gli agenti avevano trovato una bottiglia di birra. Ieri sera l’uomo è stato interrogato a lungo nella caserma di Condove. Il Ford Transit di colore nero e i resti della Ktm sono stati posti sotto sequestro.
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Ora dovrà vedersela con l’accusa di omicidio stradale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri dell’aliquota radiomobile di Susa, delle stazioni di Chiomonte e Condove, della sezione forestale di Almese. Gli indispensabili rilevamenti tecnici sono ancora in pieno svolgimento.

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