Mascherine all’aperto per altri dieci giorni e discoteche ancora chiuse: le decisioni del Consiglio dei Ministri

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-31

Il Consiglio dei Ministri ha deciso per la proroga dell’obbligo di mascherina all’aperto e della chiusura delle discoteche, almeno fino al 10 febbraio

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L’obbligo di indossare le mascherine all’aperto in presenza di potenziali assembramenti resta, ma solo per una decina di giorni: il governo – riunito oggi nel Consiglio dei Ministri – ha intenzione di rinnovare le misure in scadenza. Secondo fonti da Palazzo Chigi, nel prossimo Cdm di mercoledì dovrebbe arrivare un nuovo decreto Covid, con il quale verrà data copertura normativa all’ordinanza per la proroga di mascherine all’aperto, oltre alla chiusura delle discoteche. Verranno inoltre affrontate altre questioni, come quella relativa alle quarantene a scuola e alla durata del Green Pass per chi ha fatto anche la terza dose di vaccino.

Mascherine all’aperto, la proroga fino al 10 febbraio

Quanto alle mascherine, a ridosso di Natale era stata fissata la scadenza del decreto che ne prevedeva l’obbligo anche all’aperto al 31 gennaio, ma è stata prorogata fino al 10 febbraio, anche per le regioni in zona bianca, come la chiusura delle discoteche, che potranno riaprire dopo quella data.

Quarantene a scuola

A quanto apprende l’Adnkronos, al termine del Cdm il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi si sarebbe intrattenuto col premier Draghi per fare il punto sulle misure da adottare nel Cdm di mercoledì prossimo, per ‘uniformare’ alcune norme sulla quarantena nelle scuole. Alla riunione anche il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Durata Green Pass, multe agli over 50, rientri da Paesi Ue

Da domani si accorcia inoltre la durata del Green Pass, con effetto retroattivo: chi è vaccinato ma solo con la prima dose da più di 14 giorni o con la seconda dose, avrà una certificazione verde dalla durata di 6 mesi e non più di 9. Scatteranno inoltre le sanzioni da 100 euro per gli over 50 non immunizzati. Infine, chi arriva da un Paese dell’Unione europea potrà entrare in Italia, se vaccinato o guarito, senza dover fare sottoporsi a tampone.

La fine dello stato d’emergenza

Per quanto riguarda lo Stato di emergenza, a Repubblica il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha dichiarato: “Credo che il 31 marzo non sarà prorogato. E per la fine del mese avremo abbandonato tante di quelle restrizioni che oggi abbiamo. Forse andrebbe ripensato anche il green pass, in base all’andamento del virus, e anche il tipo di vaccinazione, che tra l’altro andrà rimodulata, fatta su persona”.

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