La storia del bambino di 8 anni che uccide il padre per difendere la mamma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-12-02

Mario Renzulli, 38 anni, è morto opo essere stato accoltellato al capo. Secondo la moglie è stato un bambino, il loro figlio di 8 anni, ad ucciderlo per difenderlo durante una lite

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Un uomo di 38 anni è morto opo essere stato accoltellato al capo. L’omicidio è avvenuto in un podere in località Macchia Rotondo nelle campagne di Manfredonia (Foggia). L’uomo, Mario Renzulli, è stato accompagnato all’ospedale di Foggia dal padre dove ed è morto poco dopo il ricovero. Chi lo ha ucciso? Le indagini si concentrano sull’ambito familiare. L’avvocato della moglie di Renzulli, Angelo Salvemini, ha spiegato che secondo la donna il38enne è stato accoltellato dal figlio di 8 anni per difenderla: «La signora mi ha spiegato che era in corso una lite tra lei e il compagno. Il figlio è intervenuto in difesa di lei ma è stato inseguito e per difendersi avrebbe trovato un coltello in cucina e lo avrebbe colpito». Come stanno le cose? La versione della donna deve essere confermata dall’autopia e dalle indagini:

Dinamica che dovrà però essere accertata non solo con la testimonianza delle persone coinvolte, compreso il bambino che ieri sera è stato ascoltato per l’assunzione delle prime informazioni sommarie da parte dei Carabinieri, alla presenza del padre naturale e di uno psicologo. Ma anche con l’autopsia che dovrà verificare la compatibilità delle dichiarazioni con le ferite che hanno provocato la morte. Anche perché va ricordato che il bambino, con i suoi otto anni, è un minore non imputabile e quindi, se davvero dovesse risultare l’unico responsabile dell’omicidio, nessuno sarebbe condannato per quanto accaduto. Ma veniamo ai fatti. Tutto è iniziato nella serata di lunedì quando dal casolare in località Macchia Rotonda, nelle campagne tra Manfredonia e Foggia, il Renzulli, ferito mortalmente con un coltello, trova la forza di chiedere aiuto al padre che chiama subito il 118, con l’ambulanza che arriva abbastanza velocemente e lo trasporta al pronto soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia, ma nonostante la tempestività, i medici non possono fare molto e dichiarano il decesso. Iniziano subito le indagini con i Carabinieri che sin dal principio escludono la pista della criminalità nonostante il passato della vittima e si concentrano su un ambito familiare. Nella notte sono stati ascoltati il padre, per sapere se ha ricevuto qualche confidenza dal figlio mortalmente ferito e poi la compagna dell’uomo, mentre per il figlio di lei che era stato ricoverato a causa di ferite concentrate nella parte della bocca e dei denti, hanno dovuto aspettare fino alla sera di ieri per una prima testimonianza, per il momento non divulgata

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