Attualità
Mario Puddu: il sindaco M5S di Assemini indagato
Alessandro D'Amato 03/04/2017
Tutti pensano a un pesce d’aprile quando il primo cittadino annuncia su Facebook: «Mi è stato appena notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari per un presunto abuso d’ufficio». La vicenda della dirigente che lo accusava di mobbing
Siccome l’ha scritto su Facebook il primo aprile in pochi ci hanno creduto: «Con mia grande sorpresa mi è stato appena notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari per un presunto abuso d’ufficio», ha scritto Mario Puddu, sindaco di Assemini, due giorni fa. Gli scarsi particolari sulla vicenda forniti dal primo cittadino però ci aiutano a capire di che si parla:
Con mia grande sorpresa mi è stato appena notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari per un presunto abuso d’uffico.
Gia nei prossimi giorni faremo le copie degli atti per capire su cosa si fondano le accuse.
Ritengo di poter dimostrare che non è stato commesso alcun reato, poiché ho la certezza che tutto cio che ho fatto da quando sono sindaco l’ho sempre fatto nell’esclusivo interesse della città di Assemini.
Ovviamente è stata mia premura avvisare lo Staff del M5S dell’accaduto.
Ps. No, no, nessun pesce d’aprile (pagu gana de arrìri)
Mario Puddu: il sindaco M5S di Assemini indagato
La notizia della chiusura delle indagini nei confronti del sindaco arriva infatti a nove mesi dall’annuncio dell’indagine per abuso d’ufficio nei suoi confronti in seguito all’esposto presentato dall’ex segretaria comunale Daniela Petricci che lo accusa di aver subito “comportamenti vessatori”. L’ex dirigente, difesa dall’avvocato Carlo Amat, sostiene di essere stata cacciata dal servizio in seguito a una presunta “campagna denigratoria”.
L’ex dirigente sostiene di essere stata rimossa dal servizio, una volta diventata vittima di una “campagna denigratoria”. Petricci accusa di avere ricevuto quattro visite fiscali e una denuncia per truffa, per poi uscirne pulita, e chiosa spiegando di essere stata ridotta “alla mansione di un impiegato dell’anagrafe”. Non solo. La donna afferma che Puddu, fin dalla sua elezione nel 2013, abbia creato “uno staff non ufficiale“.
La donna non è la prima a rivolgere questa accusa a Puddu. L’anno scorso, infatti, tre consigliere comunali, Rita Piano, Irene Piras e Stefania Frau, avevano attaccato giunta e sindaco M5S per la presenza di “uno staff occulto in conflitto d’interessi”. Pochi giorni dopo, il Movimento 5 Stelle le aveva prima sospese e poi espulse, con un’email firmata dallo staff di Beppe Grillo.
“Non abbiamo tolto alcun incarico, la dirigente si era dimessa – aveva replicato Mario Puddu sull’Unione Sarda – Ci sono anche più lettere dove chiedeva di essere sostituita. Era mancata per mesi e i suoi compiti erano stati divisi tra due persone”.