Luigi Di Maio va a Cernobbio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-08-31

Come Casaleggio, anche il candidato premier M5S va al meeting che prima non piaceva tanto in area 5 Stelle

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Luigi Di Maio va a Cernobbio. Come fece a suo tempo anche Gianroberto Casaleggio, il Fatto Quotidiano racconta come il candidato in pectore del MoVimento 5 Stelle alla presidenza del Consiglio è pronto alla sua comparsata al Forum Ambrosetti:

Domenica mattina il vicepresidente della Camera, probabile prossimo candidato dei Cinque Stelle a Palazzo Chigi, sarà ospite per la prima volta del Forum Ambrosetti a Cernobbio. Il festival che si tiene ogni anno a Villa d’Este è considerato il salotto estivo del gotha economico e politico,italiano ed europeo.
Di Maio non è il primo grillino a frequentarlo: due anni fa era toccato a Davide Casaleggio, mentre l’esordio assoluto dei pentastellati risaleal 2013, con ilpadre Gianroberto, fondatore e ideologo del Movimento. Il passaggio a Cernobbio è l’ennesima conferma delle ambizioni di Di Maio, che attende di essere incoronato dalle primarie dei 5Stelle
per la candidatura a premier.
Una presenza che testimonia ancora una volta il bisogno dei Cinque Stelle di farsi conoscere e rendersi credibili presso il mondo dell’economia e dell’industria. Alla tre giorni di Cernobbio parteciperanno anche il premier Paolo Gentiloni, la sottosegretaria Maria Elena Boschi, il ministro dell’Economia Pier CarloPadoaneil leader della Lega, Matteo Salvini.

Inutile ricordare all’epoca il “famoso” post di Claudio Messora, poi a capo della comunicazione europea dei grillini:
gianroberto casaleggio

L’invito, come si conviene, è strettamente personale, e le conversazioni si svolgono secondo il più classico dei classici: la Chatham House Rule. Cosa significa? Questo: i giornalisti stanno fuori. Ogni tanto qualcuno dei partecipanti esce e fa la solita intervista dove fa finta di raccontare cosa si sono detti. Quello che si dicono, tuttavia, secondo la Chatham House Rule effettivamente può essere riferito (ma chi ci crede?): a non potersi raccontare è chi dice cosa. “Tra l’altro a voi, tanto per essere chiari, vi rompono le palle con l’anonimato su internet – la conclusione del post – Ve la ricordate la Carlucci che voleva mettere la carta d’identità ad ogni singolo bit che transita in rete? Perché non si fa, suvvia: in democrazia tutto deve essere trasparente. Trasparente un par di palle! Dal prossimo weekend, siete tutti autorizzati a farvi la vostra setta segreta o la vostra riunioncina carbonara. Se la polizia vi chiede qualcosa, ditegli che seguite la Chatham House Rule”

casaleggio cernobbio messora

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