Luca Attanasio: il giallo della conversione all’Islam

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-25

Luca Attanasio si era convertito all’Islam? Una sua testimonianza di fede è stata interpretata così. Ma secondo tante testimonianze era cattolico praticante. Ma alla fine, importa davvero quale religione seguisse? Era un uomo giusto, e questo dovrebbe bastare a tutti

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Luca Attanasio si era convertito all’Islam?  Ieri il sito La Luce aveva pubblicato la notizia secondo la quale l’ambasciatore ucciso era diventato musulmano. “Un martire”, lo aveva definito l’imam della Moschea di Maria di Milano, Baraa Al Obeidi:

L’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo, Luca Attanasio, ucciso in un attacco contro un convoglio delle Nazioni Unite a Kanyamahoro, ad una ventina di km della città di Goma aveva fatto testimonianza di fede durante la sua permanenza in Marocco in qualità di Console Generale d’Italia a Casablanca ed era quindi musulmano, il diplomatico italiano aveva inoltre adottato il nome Amir

 

La presunta conversione di Attanasio aveva scatenato le reazioni di una certa stampa che aveva bollato la notizia come propaganda islamica. Come è andata quindi? Racconta La Stampa che l’imam Pallavicini ha dato una spiegazione plausibile. La testimonianza di fede era legata non alla conversione di Attanasio ma al matrimonio con una musulmana:  «L’ambasciatore può aver ritenuto di dare una dimostrazione di conversione all’islam» solo «per via delle regole che disciplinano il matrimonio con una musulmana marocchina:

Lo ha risolto l’imam Pallavicini: sarebbe un equivoco generato da una «testimonianza di fede» che il diplomatico avrebbe compiuto per sposare sua moglie, musulmana. Anche a Milano si getta acqua sul fuoco: altrimenti – ragionano in arcidiocesi – come si giustificherebbero le esequie di Stato nella basilica di Santa Maria degli Angeli e quelle di sabato celebrate dall’arcivescovo monsignor Mario Delpini? Mentre in Africa i missionari e i cooperanti della Fondazione Avsi assicurano: «Luca era un cattolico praticante, conversione mai avvenuta».

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L’UCOOI, Unione delle comunità islamiche d’Italia, aveva commentato così le indiscrezioni:

Con riferimento alle ultime notizie di stampa relative alla conversione all’islam dell’ambasciatore Luca Attanasio, barbaramente ucciso in un attentato in Congo lunedì 23 febbraio insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e al loro autista Mustapha Milambo, l’Unione delle comunità islamiche d’Italia (UCOII) ritiene di non doversi esprimere per rispetto alla famiglia del dottor Attanasio. La scelta religiosa appartiene alla dimensione personale e non deve incidere in alcun modo sulla percezione dell’orribile attentato. L’UCOII invita tutti a non strumentalizzare la dimensione personale delle vittime e a pregare per loro e le loro famiglie.

Secondo molte testimonianze Attanasio era un cattolico praticante: partecipava alla messa. Ma alla fine, importa davvero quale religione seguisse? Era un uomo giusto, e questo dovrebbe bastare a tutti.

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