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L'Ohio verso la legalizzazione della marijuana

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-08-13

Un referendum deciderà sulla cannabis per usi terapeutici e ricreativi a novembre. 20 milioni di dollari per la campagna per il sì, e il rischio di cozzare con un provvedimento contrario. I ricavi andranno alle città e alle contee

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Il prossimo novembre gli elettori dello Stato dell’Ohio decideranno se legalizzare o meno la marijuana per uso ricreativo o medico. Se il referendum vedrà la vittoria dei sì, l’Ohio diventerà il quinto stato degli Stati Uniti a legalizzare la cannabis per uso ricreativo, e il primo nel Midwest. Il gruppo pro-marijuana ResponsibleOhio ha raccolto più di 320mila firme, ovvero 14mila più del necessario, per il quesito che sarà sottoposto agli elettori. Un tentativo di raccolta firme era fallito nello scorso giugno; la raccolta firme è costata due milioni di dollari, altri 20 verranno investiti nella campagna per il sì. L’emendamento consentirebbe l’uso di marijuana medica e quello ricreativo per adulti al di sopra dei 20 anni, mentre verrebbero posti limiti alla coltivazione in casa.
 
L’OHIO VERSO LA LEGALIZZAZIONE DELLA MARIJUANA
Ian James, responsabile della raccolta firme, ha dichiarato: «Adesso è il momento di legalizzare la marijuana in Ohio, gli elettori avranno la possibilità di scegliere a novembre: potremo fornire cure compassionevoli ai malati e costruire una nuova industria con infinite opportunità di sviluppo economico. L’emendamento dovrà scontrarsi anche con la legge approvata nello Stato che vieta monopoli, oligopoli o cartelli in Ohio, anche per le sostanze controllate dal governo federale. Le due leggi quindi entrerebbero in collisione e un tribunale dovrà decidere quale delle due varrà nello Stato. La marijuana per uso ricreativo è attualmente legale in Colorado, Washington, Alaska, Oregon e Washington, DC. Il provvedimento istituirà anche una commissione di controllo per regolare il mercato, la distribuzione e la vendita, con dieci sedi predisposte alla coltivazioni, con una tassazione del 15% dei ricavi lordi per chi coltiva e il 5% per i negozi di vendita al dettaglio: la licenza di vendita sarà ovviamente a pagamento. Il 50% delle imposte raccolte andrebbero alle città e alle borgate e il 30% alle contee per infrastrutture e sicurezza pubblica.

quanto si paga la marijuana negli USA

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VANTAGGI PER TUTTI (ANCHE PER CHI NON FUMA)
La liberalizzazione del commercio della marijuana in Colorado ha già creato, compreso l’indotto, 10.000 nuovi posti di lavoro. Inoltre lo Stato del Colorado ha stabilito che i primi 40 milioni di dollari generati dalla tassazione sulla vendita dovranno andare a finanziare la costruzione di nuovi istituti scolastici. È previsto inoltre di usare parte degli introiti per regolamentare il mercato e promuovere campagne d’informazione sulla marijuana. Questi processi di legalizzazione possono porre fine alla War on Drugs, la guerra alle droghe iniziata dal Presidente Richard Nixon nel 1970 e che è costata negli ultimi 40 anni la cifra impressionante di un triliardo di dollari e migliaia di vite umane senza ottenere alcun successo realmente tangibile? Se non altro quanto sta accadendo in Colorado (ma anche in  il momento propizio per gli Stati Uniti per iniziare una riflessione su come riformare la lotta alla droga che attualmente costa 51 miliardi di dollari l’anno senza contare la perdita degli introiti di un’eventuale tassazione che alcuni ricercatori dell’ultra liberista Cato Institute stimano poter arrivare fino a 46 miliardi di dollari. Destinare una parte maggiore del budget dedicato alla guerra alla droga alle attività di prevenzione, di educazione e di riabilitazione per coloro che hanno sviluppato una dipendenza probabilmente potrebbe avere un impatto maggiore e duraturo. Alcune schede di Vox mostrano chiaramente come la guerra alla droga sia sostanzialmente un fallimento totale su tutti i fronti.

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